Una Porsche da gara restaurata ufficialmente.

Una Porsche da gara restaurata ufficialmente.

Non è la prima volta che si legge di una macchina ridotta ad un rottame e che poi in via di restauro si scopre essere un gioiello. La storia che oggi vi racconto ha però alcune interessanti sfaccettature che la riguardano.

La prima è che l’auto in questione un bel esemplare di Porsche 911 2.5 S/T è stata restaurata direttamente dalla divisione Porsche Classic della Casa di Zuffenhausen. La seconda interrante curiosità che riguarda quest’auto è che ha vinto la sua classe a Le Mans nel 1972.

Ma andiamo con ordine.

Nel novembre del 1971 la casa madre Porsche vende questa macchina alla sua divisione sportiva negli Stati Uniti d’America per il pilota Michael “Mike” Keyser.

Il modello in questione la versione 2,5 S/T della 911 di quegli anni era estremamente costosa e elitaria tanto che ne furono realizzati solamente 24 esemplari, tutti dedicati alle corse a quanto sia dato sapere, e partivano dalla base della 911 2.4 S Coupé per realizzare questa versione corsa che possiamo considerare come la progenitrice della serie RS.

Con tanto pedigree sportivo fu subito impegnata in diverse corse nel suolo americano ma anche grazie ad altri piloti capitanati da Mike Keyser partecipò al campionato del mondo endurance nella stagione 1972. Formidabili i nomi delle corse a cui partecipò la nostra 911: 6 Ore di Daytona, 12 Ore di Sebring in Florida; Targa Florio; 1000 km del Nürburgring e infine anche alla mitica 24 Ore di Le Mans.

La carriera sportiva non fu tutte rose e fiori, infatti alla Targa Florio dopo un incidente, tocco violentemente un muretto a bordo strada, fini la corsa al 10 posto assoluto mentre a Sebring si dovettero ritirare a causa di un problema all’albero a camme.

Il fiore all’occhiello di quella stagione agonistica della nostra 911 2.5 S/T è stato indiscutibilmente la partecipazione a Le Mans.

L’equipaggio composto da Jürgen Barth, Sylvain Garant e Mike Keyser vinsero infatti la loro classe (GT fino a 3 litri) alla 24 Ore più famosa del mondo e anche facendo registrate un formidabile 13° posto assoluto nella classifica generale.

Questo formidabile risultato è stato ottenuto in parte grazie a Barth, che era riuscito ad ottenere uno speciale motore a corsa corta direttamente dalla fabbrica e che è riuscito a resistere alla prova di durata delle 24 ore, a differenza di tutte le altre 911s con i loro motori normali.

Poi della Porsche 911 2.5 S/T del 1971 se ne persero le tracce fino a quando diversi anni fa, un collezionista appassionato di Porsche ha scoperto un fatiscente 911 in un cantiere di demolizione americano.  Solamente dopo un esame più attento del telaio, è emerso che in realtà l’auto ritrovata era proprio l’ex-Michael Keyser in versione 2.5 S / T.

Capito la rarità della 911 ritrovata fu deciso di affidarla a alle cure di Porsche Classic, la divisione ufficiale per le auto d’epoca di Porsche, che iniziò il lavoro in maniera scrupolosa e competente terminando il restauro completo in due anni. Durante il restauro si dovette procedere alla sostituzione del tetto e dei passaruota completamente arrugginiti e ad altri lavori di carrozzeria a causa di un precedente lavoro di ripristino non propriamente realizzato a regola d’arte.

Il tutto si concluse con una bella mano di vernice originale del classico colore giallo chiaro e con il ripristino delle condizioni in cui la vettura corse nella memorabile stagione di corse del 1972.

La Porsche la reso possibile ammirare dal vivo questa straordinaria vettura, ricca di storia, alla scorsa edizione di Techno Classica di Essen dopo, come già accennato, un restauro meticolosissimo durato 2 anni.

Brava Porsche e bentornata 911!

Le foto sono degli archivi di Porsche Classic, che ringrazio per la disponibilità.

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Renzo Raimondi
Renzo Raimondi - Padre di famiglia fiero, grande appassionato di motori e auto storiche.

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