Speedback GT, una moderna auto d’epoca inglese.

Speedback GT, una moderna auto d’epoca inglese.

Dopo l’anticipazione della concept-car del 2014, il piccolo costruttore britannico David Brown ha presentato al recente Salone di Ginevra la versione di produzione della sua Speedback GT, una vettura di fattura artigianale, proposta a circa mezzo milione di euro. 

L’auto ha uno stile fortemente ispirato alle Aston Martin vintage ma questo, insieme al nome che sembra legato alla storia della Casa di Gaydon, non deve trarre in inganno. Sotto la carrozzeria battuta a mano, come si usava una volta, della Speedback GT, infatti, si celano telaio e motore firmati Jaguar, sono quelli della XK, ormai uscita di produzione.

La ragione sociale dell’azienda, che entro maggio aprirà la sua nuova sede presso l’autodromo di Silverstone, non c’entra poi nulla con l’imprenditore ”salvatore” dell’Aston Martin nel secondo dopoguerra. Trattasi di caso di omonimia, con il vivente business-man britannico, David Brown, che ha avuto l’idea di lanciare questa produzione. 

Fatte queste doverose premesse, l’attenzione torna sulla vettura presentata a Ginevra: si tratta di una coupé 2+2 che per le sue forme e per la sua fattura farà emozionare o brontolare gli appassionati di auto d’epoca, a seconda che questi siano amanti del design d’antan, delle cromature e delle finiture artigianali o della purezza e dell’originalità dei progetti.

L’idea su cui nasce la vettura è semplice: riproporre su una meccanica moderna una silhouette ispirata alle splendide linee delle Aston Martin d’un tempo, in particolare della DB5.

Un’auto da guidare tutti i giorni senza rinunce in fatto di sportività.

Rispetto al prototipo mostrato tre anni addietro, la versione definitiva presenta numerosi cambiamenti che ne hanno affilato lo stile e hanno interessato la meccanica.
Equipaggiata con il V8 di 5,0 litri del Giaguaro, che eroga 510 Cv, la Speedback GT viene proposta a 495.000 sterline tasse escluse, al cambio 564.266 euro. Le sue finiture, ricche di cromature e di dettagli realizzati a mano, appaiono in linea con i canoni britannici per le vetture di lusso.

Non mancano alcune soluzioni particolarmente amate dai nobili inglesi, come la panchetta posteriore estraibile, nascosta nel vano bagagli, che è utilizzabile sia per fare pic-nic con la famiglia sia per pescare con l’auto posteggiata sul greto di un  fiume.

Accreditata di uno scatto da 0 a 100 km/h di poco più di 4,6 secondi e di una velocità autolimitata elettronicamente a 250 km/h (innalzabile a richiesta), la Sportback GT viene assemblata a mano in piccola serie ma i numeri non sono ancora stati resi noti. Allo stand ginevrino chiariscono ”abbiamo già acquistato sufficienti telai e motori per soddisfare la nostra clientela”.

Il progetto appare ambizioso, tanto più che il trasferimento della sede a Silverstone permetterà di aumentare la capacità produttiva dell’azienda, che punta a presentare in futuro nuovi modelli, magari uno più piccolo e più abbordabile economicamente ma con immutato fascino.

 “La costruzione della Speedback GT è stato un passo naturale scaturita dal mio amore per le macchine.” Dichiara Mr. David Brown, e poi prosegue “Essa racchiude tutto ciò che mi è caro a me in termini di stile, qualità e prestazioni. Credo che la mia passione si riflette in ogni aspetto del design e costruzione della vettura. 

Se si condivide questi principi, e se si apprezza l’ingegneria britannica e l’arte al suo meglio, quindi mi auguro che il futuro proprietario si goda questa Speedback GT tanto quanto ho goduto per la sua creazione. Sono orgoglioso di quello che il nostro piccolo team ha raggiunto con la Speedback GT e mi sento privilegiato per potergli mettere il mio nome.”.

A mio avviso questa realizzazione è veramente impregnata del più puro stile inglese e… che fascino!

Complimenti a chi riuscirà a metterla nel proprio garage, magari affiancandola all’originale DB5.

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Renzo Raimondi
Renzo Raimondi - Padre di famiglia fiero, grande appassionato di motori e auto storiche.

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