All’asta una rara Tident Clipper del 1971.

All’asta una rara Tident Clipper del 1971.

A volte mi soffermo a leggere i cataloghi delle aste per curiosare sulle auto che magari a volte non conosco e che spesso mi incuriosiscono.

Anche questa volta è successo così.

Bonhams metterà all’asta nella consueta vendita all’incanto organizzata per fine marzo a Goodwood una rara Trident Clipper del 1971.

La storia della Trident Clipper è iniziata come un esercizio di stile e la sua linea si deve al designer Trevor Fiore, vero cognome Frost (tramutato in Fiore per suonare un po ‘più italiano) commissionato da TVR ed esposto al Salone di Ginevra nel 1965.

Quando il produttore di auto sportive con sede a Blackpool attraversò una delle sue numerose crisi finanziarie, il progetto Clipper fu venduto a Bill Last, uno dei suoi rivenditori. 

I primi Clipper usarono il telaio TVR Grantura prima che Last passasse prima al telaio Austin-Healey 3000 e poi a quello del Triumph TR6 per i relativi modelli Venturer e Tycoon. 

I motori Ford V8 furono usati per il Clipper in fibra di vetro, sebbene due esemplari tardivi furono completati con unità Chrysler. 

Si stima che Trident abbia costruito circa 120 auto Clipper considerando tutti i modelli tra il 1967 e il 1978, ma è vero anche che non si riesce a stimare quante ne siano rimaste integre.

Ora una di queste piccole sportive d’oltremanica andrà all’asta organizzata da Bonhams a Goodwood il prossimo 29 marzo.

La storia di questa vettura non è nota, anche se le ultime quattro cifre del numero di telaio (“7113”) indicano che è la 13a vettura costruita nel 1971.

La Clipper in questione sembra non essere stata immatricolata per la prima volta nel Regno Unito ma, come evidenziato da successive ricerche, la sua prima vita si sia svolta tra il Sudafrica e lo Zambia.

L’attuale proprietario acquistò il Clipper nel Regno Unito e lo fece ricostruire in condizioni “come da nuova da Tim Walker Restorations Ltd di Woodham vicino ad Aylesbury, Buckinghamshire. 

I documenti che accompagnano la vettura sono molto completi e dimostrano che tutti i componenti sono stati ripristinati, ove possibile, o sostituiti con nuove parti (fatture disponibili).

Il motore Ford V8 d’origine aimè non era utilizzabile e durante il restauro si è proceduto a dotare la piccola vettura inglese di una unità Windsor da 5000cc che produceva 330 CV, e fu acquistato nuovo da Real Steel e installato insieme al cambio a cinque velocità associato, una modifica che a detta degli esperti era in voga già in quegli anni e perciò storicamente corretta. 

I telai dei sedili originali sono stati restaurati e re-imbottiti e l’interno è stato rifilato in una combinazione di pelle grigia e blu scuro. 

Dotata di aria condizionata e di un impianto di navigazione satellitare Kenwood  e quest’ultime risultano essere le uniche concessioni moderniste rispetto alle specifiche originali. 

I freni, la trasmissione, le sospensioni e i componenti elettrici sono stati tutti sostituiti, mentre il tetto apribile Webasto è stato rinnovato dallo stesso artigiano che ha montato l’originale 40 anni fa.

L’auto verrà consegnata con documentazione della Motorizzazione Inglese con scadenza febbraio 2021, e di tutta la sua storia cronologica corretta. 

Avendo percorso meno di 800 miglia dal restauro, questa vettura è una meravigliosa opportunità per acquisire un raro esempio di granturismo britannica ad un costo irrisorio.

La casa d’aste inglese la stima tra i 28 e i 34 mila Euro.

 

 

Immagini per gentile concessione di Bonhams

 

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Renzo Raimondi
Renzo Raimondi - Padre di famiglia fiero, grande appassionato di motori e auto storiche.

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