Si è concluso la 32^ edizione del Cavallino Classic.

Si è concluso la 32^ edizione del Cavallino Classic.

L’edizione 2023 del Concorso d’Eleganza ha celebrato il Centenario dalla prima 24 Ore di Le Mans con una classe dedicata alle Ferrari che corsero la maratona francese. Per la prima volta a Cavallino Classic, 3 i Best of Show aggiudicati.

 Il premio Overall Outstanding Ferrari Granturismo è stato assegnato alla Ferrari 410 Superamerica del 1956, telaio nr. 0483 SA. Il premio Overall Outstanding Ferrari Competition è andato alla Ferrari 250 MM Berlinetta Pinin Farina del 1953, telaio nr. 0258 MM. Infine, il premio Overall Outstanding Ferrari Classiche Certified è stato aggiudicato alla Ferrari 512 M del 1971, telaio nr. 1020.

Organizzata da Canossa e riservata ad eccezionali Ferrari d’epoca, al The Breakers di Palm Beach ha avuto luogo un’edizione unica. Senza precedenti l’affluenza del pubblico, venuto ad ammirare le 125 vetture. Tra loro alcuni pezzi singolari, esemplari che contribuirono a far nascere o a rendere mitica la leggenda Ferrari.

A tagliare il nastro tricolore che, simbolicamente, ha dato il via al Concorso, Luigi Orlandini, Presidente e Amministratore Delegato di Canossa e di Cavallino, affiancato da Danielle H. Moore, Sindaco di Palm Beach e da Eva Alvino, Vice Console Generale Italiano a Miami.

Nella giornata di giovedì 26, presso il The Concours Club di Miami, ha avuto luogo il prologo del Concorso, permettendo ai proprietari delle Ferrari da corsa di sgranchire le ruote.

Nel Tour d’Eleganza, tenutosi venerdì 27, attraverso alcune delle strade più spettacolari della Florida, i partecipanti hanno potuto guidare lungo la celebre A1A da Deerfield Beach a Palm Beach. 

Di grande importanza anche il simposio “Great Ferraris at Le Mans” con ospiti d’eccezione. Per l’occasione, Luigi Chinetti Jr. ha raccontato quando, da bambino, ebbe modo di assistere al successo del padre Luigi Chinetti alla 24 Ore di Le Mans del 1949, il primo successo internazionale per l’allora giovanissima casa di Maranello. A pochi metri da lui, la vettura di quella vittoria: la Ferrari 166 MM Barchetta Touring del 1949, telaio 0008 M.

“È stato bello poter festeggiare assieme a tanti collezionisti il Centenario della 24 Ore di Le Mans, ha dichiarato Luigi Orlandini, un tema appassionante e così importante sia nella storia dell’automobile che in quella della Ferrari. Siamo riusciti a radunare a Palm Beach macchine bellissime e tante persone, contribuendo a creare la leggenda Ferrari sulla pista della Sarthe. Un ringraziamento speciale ad Anne Brockinton Lee, che ha portato due vetture straordinarie e che, credo prima donna in assoluto nella storia di Cavallino Classic, ha vinto uno dei Best in Show con la sua 410 Superamerica. Questa elegantissima show car è un esempio perfetto di come la leggenda Ferrari non si basi solo sulle vetture da competizione, ma anche sulle meravigliose granturismo da usare sulle strade. Come organizzatore, inoltre, non posso che essere felice e sottolineare come la partecipazione del pubblico sia stata estremamente numerosa, senz’altro attirato sia dalla qualità che dal numero di vetture presenti. Il mio arrivederci è, a Cavallino Classic Modena, previsto per il prossimo 12-14 maggio.”

Palm Beach Cavallino Classic anche quest’anno continua il proprio impegno sociale attraverso la Cavallino Classic Foundation. Grazie ai fondi raccolti in occasione dell’edizione 2022, sono stati devoluto 120.000 USD. L’edizione 2023 prosegue nel tradizionale supporto all’American Council of the Blind, alla Dreyfoos School of the Arts di West Palm Beach, i cui studenti hanno cantato l’inno nazionale Americano ad inizio Concorso, ed alla Piston Foundation, per finanziare tirocini nella Motor Valley destinati a ragazzi che vogliono imparare a restaurare auto. A favore della comunità locale, inoltre, è stato destinato un supporto alla Police and Fire Department Foundation di Palm Beach.

Il premio Overall Outstanding Ferrari Granturismo, è stato assegnato alla Ferrari 410 Superamerica del 1956, s/n 0483 SA della collezionista americana Anne Brockinton Lee. Esposta al Salone di Parigi del 1956, la vettura è caratterizzata da una forma spettacolare. Arricchita dalle alte pinne posteriori, che diventeranno caratteristiche delle auto prodotte negli anni successivi, soprattutto americane e non solo, è speciale in molte parti. Basata sul telaio tipo 514, con passo di 2600 mm, abbinato al motore tipo 126/c, il Ferrari 12 cilindri di capacità, 5 litri, e potenza maggiore, 340 cavalli, disponibile all’epoca, dotato di doppia accensione e, quindi, di ben 24 candele. Chiamata Superfast I, per distinguerla dalle successive serie di Ferrari Superfast, ha una velocità massima di quasi 300 km/h. Pensata per il mercato americano, è stata importata negli Stati Uniti con destinazione Los Angeles, subito dopo il Salone di Parigi. Ha avuto una lunga serie di proprietari, tutti americani con l’unica eccezione di un collezionista inglese tra il 1980 ed il 1984, ed è entrata nella collezione attuale nel 2004.

Il premio Overall Outstanding Ferrari Competition è stato assegnato alla Ferrari 250 MM Berlinetta Pinin Farina del 1953, s/n 0258 MM, di proprietà del collezionista americano Brian Ross che debuttò alla Mille Miglia del 26 Aprile 1953 con il Conte Bruno Sterzi e Giulio Rovelli, numero di gara 627. La serie delle 250 MM Berlinetta, solo 18 le vetture prodotte con motore da 3 litri, 240 cavalli, con passo di 2390 mm, nacque per le corse di lunga durata, come la Mille Miglia e la Carrera Panamericana. La carrozzeria, così come l’abitacolo, sono privi di ogni decorazione estetica e dotati del solo stretto necessario. Dopo la Mille Miglia, 250 MM s/n 0258 MM, continuò la sua carriera sportiva disputando la Coppa d’Oro delle Dolomiti (pilota Franco Cornacchia) e la 12 Ore di Pescara (piloti Franco Cornacchia e Antonio Stagnoli) rispettivamente del luglio ed agosto 1953. Nell’estate del 1956 la vettura, importata negli Stati Uniti, iniziò la sua carriera sportiva americana con George Arents prima di essere rivenduta all’inizio del 1957. Nell’attuale collezione dal 2013, è stata recentemente restaurata nell’esatta configurazione che aveva alla Mille Miglia del suo debutto.  

Il terzo Best of Show, una novità assoluta a Cavallino Classic, Overall Outstanding Ferrari dotata del “Libro Rosso”, attribuito alla più meritevole tra le vetture dotate della Certificazione rilasciata da Ferrari Classiche, è stato assegnato alla 512 M del 1971, s/n 1020, di proprietà del collezionista americano Lawrence Auriana, che corse la 24 Ore di Le Mans del 1971, come vettura della scuderia N.A.R.T. guidata da Sam Posey e da Tony Adamowicz.

Il loro terzo posto finale, primi tra tutte le Ferrari, fu anche il miglior piazzamento mai ottenuto da una 512 nella maratona francese e si rivelerà essere il miglior risultato in gara nella storia della vettura. Il telaio numero 1020, infatti, debuttò alla 24 Ore di Daytona del gennaio 1971, al volante Sam Posey e Peter Revson. Corse anche la 12 Ore di Sebring a marzo, condotta da Peter Revson e Swede Savage, non riuscendo, in entrambi i casi, a terminare la gara. Dopo Le Mans, s/n 1020 corse la 6 Ore del Watkins Glen, con Sam Posey e Ronnie Bucknum, senza riuscire a terminare e finì sesta assoluta alla gara Can-Am sempre a Watkins Glen guidata da Sam Posey.

Il momento di maggiore successo per questa 512 M arrivò nel settembre del 1974 quando, guidata da Luigi Chinetti Jr., Paul Newman e Graham Hill, stabilì il record del mondo di velocità a Bonneville, sul mitico tracciato del Bonneville Salt Flats Race Track. In quell’occasione, infatti, conquistò 5 record del mondo di velocità, tra cui quello sulle 10 miglia con una media di 174,763 miglia orarie (281.254 Km/h).

Sul palco di Palm Beach Cavallino Classic, un momento indimenticabile quando, a ritirare il trofeo, l’attuale proprietario è salito sul palco accompagnato da Luigi Chinetti Jr. ed uno dei meccanici che si occuparono della vettura sia a Le Mans che a Bonneville.

Nella giornata di domenica 29, Cavallino Classic si è spostato al Mar-A-Lago Club per un evento aperto anche ad altri marchi automobilistici, come quelli della Motor Valley e non solo. I collezionisti si sono uniti a quelli del marchio Ferrari per un’esperienza trascorsa all’insegna della passione per l’automobile.

Elenco premi a Palm Beach Cavallino Classic 2023
  • Best of Show Granturismo: Overall Outstanding Ferrari Granturismo 1956 Ferrari 410 Superamerica s/n 0483 SA
  • Best of Show Competition: Overall Outstanding Ferrari Competition 1953 Ferrari 250 MM Berlinetta Pinin Farina s/n 0258 MM
  • Best of Show Ferrari Classiche Certified: Overall Outstanding Ferrari Classiche Certified 1971 Ferrari 512 M s/n 1020
  • The Ferrari People’s Choice Award 2009 Scuderia Spider 16M s/n 168659
  • The Chairman Award 1962 Ferrari 250 GTO s/n 3747 GT
  • The Finest Twelve Cylinder Ferrari Award 1955 250 GT Europa Coupé Pinin Farina s/n 0405 GT
  • The Finest Eight Cylinder Ferrari Award 1984 288 GTO s/n 52751
  • The Finest Six Cylinder Ferrari Award 1974 Dino 246 GTS s/n 07916
  • The Finest Track/Racing Ferrari Award 1951 340 America Barchetta Touring s/n 004/0116 A
  • The Ferrari Elegance Award 1967 330 GTC Speciale s/n 10107
  • The Ferrari Requiring Most Historical Research Award 1951 340 America Barchetta Touring s/n 004/0116 A
  • The Ferrari Restoration Award 1967 330 GTS s/n 10173
  • The Ferrari Supercar Award 2007 FXX s/n 145761
  • The Ferrari Vintage Preservation Award 1974 Dino 246 GTS s/n 07974
  • The Ferrari Classic Preservation Award 1993 F40 Competizione s/n 95440
  • The Finest Ferrari “Daytona” Award 1972 365 GTS4 “Daytona” Spyder s/n 16573
  • The Finest Pininfarina-designed Ferrari Award 1963 250 GT Lusso s/n 5003
  • Le Mans Centenary Award 1949 166 MM Barchetta Touring s/n 0008M
  • The Chief Judge Emeritus Award 1949 166 MM Barchetta Touring s/n 0008M
  • The Ferrari Honorary Judges Award 1967 Dino 206 S s/n 026
 Vetture a cui è stato assegnato il Platinum Award
  • 1951 340 America Barchetta Touring s/n 004/0116 A
  • 1953 250 MM Berlinetta Pinin Farina s/n 0258 MM
  • 1955 250 GT Europa Coupé s/n 0405 GT
  • 1956 410 Superamerica s/n 0483 SA
  • 1959 250 GT Tour de France s/n 1161 GT
  • 1963 250 GT/L s/n 5003
  • 1965 330 GT 2+2 s/n 5749
  • 1967 330 GTC Speciale s/n 10107
  • 1968 330 GTC s/n 11271
  • 1971 365 GTB4 “Daytona” s/n 14541
  • 1972 365 GTS4 “Daytona” Spyder s/n 16573
  • 1974 Dino 246 GTS s/n 7916
  • 1975 Dino 308 GT4 s/n 10984
  • 1984 288 GTO s/n 56751
  • 1988 328 GTS s/n 76295
  • 1989 Testarossa s/n 79834
  • 1989 328 GTS s/n 81932
  • 1989 328 GTS s/n 81951
  • 1990 F40 s/n 86746
  • 1990 F40 s/n 87041
  • 1991 F40 s/n 90000
  • 1992 F40 s/n 93139
  • 1993 F40 Competizione s/n 95449
  • 1994 F355 Berlinetta s/n 99888
  • 1995 F512 M s/n 101354
  • 1995 F50 s/n 103921
  • 1996 F50 s/n 104277
  • 1999 F355 Berlinetta s/n 112977
  • 1999 360 Modena s/n 118191
  • 2000 550 Maranello s/n 120170
  • 2003 360 Modena s/n 130670
  • 2003 360 Spider s/n 132277
  • 2003 Enzo Ferrari s/n 132650
  • 2003 Enzo Ferrari s/n 134297
  • 2004 360 Challenge Stradale s/n 138911
  • 2005 575 Superamerica s/n 142601
  • 2007 FXX Evo s/n 145761
  • 2007 599 GTB Fiorano s/n 152366
  • 2009 Scuderia Spider 16M s/n 168659
  • 2011 599 GTO s/n 181248
  • 2015 California T s/n 207547

 

Fonte e fotografie per gentile concessione di Ufficio Stampa Canossa Events, che ringrazio!

 

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Renzo Raimondi
Renzo Raimondi - Padre di famiglia fiero, grande appassionato di motori e auto storiche.

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