Salone Auto e Moto d’Epoca 2017: Padova capitale mondiale del vintage.

Salone Auto e Moto d’Epoca 2017: Padova capitale mondiale del vintage.

Padova per quattro giorni è diventata la campitale mondiale del mondo legato all’auto e moto d’epoca.

C’era di tutto e di più, concorsi, sfilate, aste, l’esposizione di rari gioielli a motore alternata alle più recenti novità di prodotto, ma anche le semplici utilitarie e vetturette economiche che hanno fatto breccia nel cuore dei più giovani.

Dalla Testarossa alla Panda, solo per fare un esempio, anche se ho visto personalmente la scena di un bambino che si faceva una fotografia a fianco ad una Panda 4×4 Sisley con lo stesso entusiasmo con cui altri si facevano fotografare vicini al bolide d’argento che svettava nello stand dell’Audi.

La rassegna, che occupato 11 padiglioni della fiera patavina ed ha ospitato oltre 4.500 vetture, oltre ad una miriade di altri oggetti legate al tema del Salone.

Numerosi gli elementi di interesse, capaci di attirare da varie aree della Penisola e dall’estero sia i collezionisti sia i semplici appassionati di auto.

Allo stand Jaguar, per esempio, da citare la presenza della monoposto elettrica I-Type di Formula E, di fianco al nuovo Suv E-Pace e alla wagon XF Sportbrake, con damigelle d’onore due splendide bellezze d’antan, la E-TYPE e l’elegantissima XK 120.

FCA Heritage è presente con cinque gioielli che hanno scritto pagine importanti nella storia dell’auto.

Accompagnati dalle attuali Alfa 4C Spider e 124 Abarth Spider, svettano un’Alfa Romeo 33.3 litri Le Mans del 1970, una Fiat 525 SS del 1929, due Lancia Aprilia degli anni Trenta e una rara Fiat 124 Abarth Rally Gruppo 4. Peugeot presenta insieme alla nuova 308 GTi due pezzi da amatori: la pressoché sconosciuta 305 V6 Sport degli anni Ottanta, per la prima volta esposta in Italia (questa sì che era una chicca golosa), e la 309 GTI, che ha formato tanti piloti tra cui anche Paolo Andreucci, 10 volte campione Italiano rally.

Per Citroen, di fianco alla nuova C3 Aircross, brilla la cinquantenne Dyane, esposta anche nella variante commerciale furgonata Acadiane.

I tedeschi della Porsche sfoggiano alla rassegna veneta la GT1 del 1997, proveniente dal Museo di Stoccarda, una 911 ST del 1972, una 911 2.7 del 1974, la supertecnologica 919 LMP1 vincitrice della 24 ore di Le Mans del 2016 e la nuova Panamera 4 E-Hybrid.

Il binomio ruote Borrani-gomme Pirelli completa il quadro con i cerchi Turbo Sprint per la Porsche 356: calzano pneumatici appositamente realizzati per il modello dall’azienda della P lunga.

Da Volvo che celebra i suoi novant’anni di storia alle celebri sportive del Toro del Museo Ferruccio Lamborghini, a Volkswagen che conclude qui il suo tour e-Roadshow che ha visto protagonista la nuova Golf elettrica, gli spunti da approfondire sarebbero numerosissimi.

Le aste di Bonhams hanno proposto vari pezzi di pregio tra cui una Mercedes 300 SL del 1957, una Porsche 356 Pre-A 1500 Speedster del 1954 e una Lancia Flaminia Sport 3C Coupé 1962.

Una cosa mi sovviene in merito alla casa d’asta: non mi è piaciuto veder che si pagava 5 euro per poter accedere allo stand dopo che l’asta era già bella e conclusa, soprattutto vedendo che le auto più curiose erano già state rimosse.

Comunque a parte queste piccole inezie mi è sembrata il solito salone dell’auto d’epoca di Padova.

Come ogni anno mi lascia esterrefatto per la qualità e l’assortimento di cosa propone e, se mi permettete, si riconferma come il primo e più autorevole salone dell’auto d’epoca d’Italia.

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Renzo Raimondi
Renzo Raimondi - Padre di famiglia fiero, grande appassionato di motori e auto storiche.

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