Lo Zero in mezzo: brevetto Peugeot.

Lo Zero in mezzo: brevetto Peugeot.

Una lunga tradizione quella di Peugeot di identificare i suoi modelli con una sigla di tre cifre con lo zero nel mezzo.

L’idea venne alla fine degli anni ’20 ed esattamente con la 201 del 1929. L’emblema posto sulla calandra in basso talvolta lasciava passare la manovella di avviamento attraverso lo zero.

Secondo le teorie più accreditate quando una casa identifica un prodotto con un numero in tende rafforzare, investire e sottolineare l’identità di Marchio più che di un modello.

In Peugeot la prima cifra indica la serie cioè la classe del modello: la serie 1xx identifica le vetture più piccole come le 104 o 107. La serie 2xx è certamente la più completa negli anni: si passa infatti dalla 201 alla 202 alla 203 alla 204 poi alla famosa 205, per giungere alla 206 e alla odierna 208. L’ultima cifra identifica invece il periodo.

Gli anni 30 all’inizio vedono le 201 le 301 le 401 e le 601 per divenire 202, 302 e 402 poco prima della guerra. La numerazione riprende con la 203 del 1947 e la 403 del 1955 per essere superata dalla 404 nel 1962.

La prima vettura della gamma xx5 è la 305 del 1977 mentre la prima xx6 è la 106 del 1991. L’unica vettura che per ora infrange la regola è stata la 309 (una 205 con la coda realizzata nella metà degli anni ’80).

Oggi con la differenziazione sempre più spinta dei modelli si è evidenziata la necessità di segmentare ulteriormente i numeri, dando origine alla vetture Peugeot con 00 nel mezzo come la 3008 o la 5008.

Tra gli aneddoti da segnalare ci fu quello del 1963 quando Porsche presentò la 901, ma Peugeot ribadì il suo brevetto per i tre numeri con lo zero in mezzo e la 901 in produzione divenne la mitica 911.

Uniche eccezioni: le Ferrari 308 o le inglesi Bristol (con tutta la serie 4xx) o la Tatra cecoslovacca con le 603, che Peugeot tollerò in considerazione dei limitati numeri di produzione.

Nel 2012 assistiamo al congelamento della numerazione e non più a una progressione, la prima cifra colloca il segmento del veicolo, lo ‘0’ o il doppio ‘0’ centrali, l’ultima cifra che sarà « 1 »  o « 8 ».

Sull’esempio della 201, che nella sua epoca era stata qualificata come vettura robusta ed economica, l’« 1 » rappresenta i modelli del Marchio accessibili e valorizzanti che corrispondono ad aspettative della clientela incentrate sulla praticità di utilizzo, la polivalenza e la razionalità, modelli che vanno a completare la gamma con la cifra finale « 8 ».

Lo doppio zero (o infinito) viene utilizzato per le specializzazione come la 1007 (la prima a inaugurare il doppio zero) e le successive 2008, 3008, 5008, ecc. 

 

 

Fonte Club Peugeot Storico Italia, che ringrazio!

 

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Renzo Raimondi
Renzo Raimondi - Padre di famiglia fiero, grande appassionato di motori e auto storiche.

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