Il Ritorno Trionfante della Parma-Poggio di Berceto: Auto Storiche e Storia Centenaria.

Per gli appassionati di auto storiche e amanti delle competizioni motoristiche d’epoca, la Parma-Poggio di Berceto segna il ritorno di uno degli eventi più emblematici nel panorama delle corse automobilistiche.

L’edizione 2024, fissata per il 28 e 29 settembre, promette un week end carico di adrenalina lungo le affascinanti strade che da Parma portano al suggestivo Poggio di Berceto.

La Scuderia Parma Autostoriche, guidata dall’appassionato Gianfranco Bertei, ha messo in calendario questa manifestazione che si distingue per la sua storia centenaria. La prima gara di questa straordinaria competizione si è tenuta nel lontano 1913, inaugurando così il suo Albo d’Oro con i grandi nomi di Giovanni Marsaglia e dell’Aquila Italiana.

L’evento originariamente nacque come parte dei festeggiamenti per il Centenario Verdiano, un’iniziativa promossa nel settembre di quell’anno da un gruppo di pionieri dello sport motoristico riuniti nella Società Pro Parma. Da allora, la Parma-Poggio di Berceto ha vissuto una storia gloriosa, con ventuno edizioni di velocità, quindici svolte tra il 1913 e il 1955 sul tratto Parma-Poggio di Berceto, e sei edizioni, dal 1962 al 1975, sul tratto Fornovo-Monte Cassio.

La lista dei partecipanti nel corso degli anni è stata impreziosita da nomi di piloti di fama internazionale, tra cui spiccano Giuseppe Campari, Antonio Ascari, Luigi Villoresi ed Enzo Ferrari. Nel 1919, Enzo Ferrari, allora poco più che ventenne, fece il suo esordio nelle competizioni proprio alla Parma-Poggio di Berceto, sedendo al volante di una CMN. Nonostante arrivasse undicesimo assoluto e quarto di categoria, questo evento segnò l’inizio di una leggendaria carriera automobilistica.

La vittoria di quell’edizione andò ad Antonio Ascari su Fiat, che completò il percorso in 38′ 11″ 1/5, alla media di 83,275 km/h.

La Parma-Poggio di Berceto 2024 si preannuncia come un’opportunità unica per immergersi nella storia delle competizioni automobilistiche italiane, celebrando la passione per le auto d’epoca e i grandi nomi che hanno solcato queste strade nei decenni passati.

Testo di Renzo Raimondi per Motori Storici.