Finita l’attesa, il 9° Tuscan Rewind, sta per accendere i motori.

Finita l’attesa, il 9° Tuscan Rewind, sta per accendere i motori.

Questo fine settimana Montalcino, le bellissime campagne senesi, saranno al centro dell’attenzione nazionale del motorsport, prese d’assalto dagli appassionati ed addetti ai lavori per assistere all’ultima prova del Campionato Italiano Rally Terra (CIRT).

La gara, organizzata da Prosevent, per il prossimo anno è stata designata a far parte del Campionato Italiano Rally assoluto (CIR) e quest’anno ha l’onere ed anche l’onore di assegnare lo scudetto del duemiladiciotto e debutta nel contesto tricolore con l’elenco iscritti che arriva a superare le tre cifre: 105 equipaggi (70 per la parte “moderna”, 35 in totale per le “storiche”).

Dopo otto stagioni in cui la gara ha riportato nella provincia di Siena il movimento rallistico di alto livello, quest’anno si tocca davvero il massimo, appunto con la validità tricolore, l’assegnazione del titolo e con un plateau di adesioni di massimo livello. Il rally, avrà gli scenari esclusivi della provincia senese, attraversando i comuni di Montalcino e Buonconvento e gran parte delle strade della provincia, proponendo un percorso che si ispira alla tradizione. Una tradizione “mondiale”, visto che le strade utilizzate sono state teatro, negli anni ottanta e novanta delle più accese sfide del Campionato del Mondo Rally.

Prosevent, in considerazione dell’importante titolarità dell’evento, in questi mesi ha lavorato a braccetto con le Amministrazioni locali e con il supporto di molti partner di prestigio e da questo impegno a tutto tondo ne è scaturito un percorso di alto profilo tecnico, composto da otto prove speciali distribuite in due giorni di gara, quattro diverse, per un totale competitivo di 100,300 chilometri sui 262,210 dell’intero sviluppo.

ANDREUCCI, AGHINI E CAMPEDELLI LE “STELLE” – CECCOLI, MARCHIORO E TRENTIN PER LO “SCUDETTO”.

Centocinque adesioni e molto del meglio del settore delle corse su strada italiane. Con ben 20 conduttori stranieri e 23 vetture di categoria R5 iscritte. L’argomento trainante della gara è questo, che definisce un successo ancora prima di accendere i motori.

Svetta, con il numero uno sulle fiancate il neo Campione d’Italia (per l’undicesima volta), Paolo Andreucci, che sarà al via – affiancato da Anna Andreussi – con la Peugeot 208 T16 R5, soprattutto per “testare” il percorso che il prossimo anno dovrà affrontare sicuramente per la sfida del tricolore assoluto. Pronosticato per la vittoria assoluta, il pilota ufficiale Peugeot, sarà di nuovo la classica pietra di paragone per tutti, a partire da chi sarà al via per la lotta di assegnazione del titolo “terra” 2018, vale a dire il padovano Nicolò Marchioro, il sammarinese Daniele Ceccoli ed il trevigiano Mauro Trentin.

Tutti e tre ben dotati di una Skoda Fabia R5, hanno una sola possibilità, per cucirsi lo scudetto sulla tuta: vincere. Da evidenziare che Andreucci, non essendo iscritto al campionato terra è “trasparente” ai punti, per cui ognuno farà la gara sull’altro. Il gran finale di una stagione sinora di forti contenuti promette dunque tanto spettacolo e sbocchi tecnici di valore, come la presenza al via di altri “nomi”, come Alessandro Taddei (Skoda Fabia R5), come l’esperto Giovanni Manfrinato (Skoda Fabia R5), l’umbro Francesco Fanari (Skoda Fabia R5), Alessandro Bettega (Peugeot 208 T16 R5), il sardo Francesco Tali (Ford Fiesta R5), lo svizzero Della Casa (Skoda Fabia R5), il veneto Bresolin (Skoda Fabia R5): tutti sono iscritti al campionato e potranno diventare inesorabili arbitri degli equilibri “da scudetto”. 

Interessante la presenza di una stella di prima grandezza, Andrea Aghini, che torna dopo anni ad affrontare una gara di livello. Lo farà, il pilota di Fauglia, con una Ford Fiesta R5 con la quale è ovviamente al debutto, poi vi sono altri “big” come il teramano Alfredo “dedo” De Dominicis (Ford Fiesta R5), il veronese Luca Hoelbling (Skoda Fabia R5), il romagnolo Gianluca Casadei (Ford Fiesta R5)e sarà interessante vedere all’opera due validi giovani: Il fiorentino Tommaso Ciuffi, vincitore del Trofeo Peugeot, al suo debutto con una 208 T16 R5, così come sarà alla prima esperienza con una Skoda Fabia R5 l’altro pilota del CIR Junior Alessandro Nerobutto.

Si saluta poi con entusiasmo il ritorno a correre in Italia del greco Joannis Papadimitriou (Skoda Fabia R5), grande protagonista delle gare sterrate dello stivale ai primi del duemila, si attende una prestazione maiuscola davanti al pubblico amico del locale Walter Pierangioli (Mitsubishi Lancer Evo IX), e rientra dopo alcuni mesi di pausa il reggiano Zelindo Melegari, vice Campione europeo di Gruppo N l’anno scorso, al via con una Subaru Impreza.

Da non perdere anche il confronto tra alcuni dei migliori “under” italiani, tra i quali vuole chiudere la stagione nel migliore dei modi il sardo Michele Liceri, sempre sulla Peugeot 208 R2B. Dovrà vedersela con i due piloti portacolori di ACI Team Italia, il bresciano Luca Bottarelli (Ford Fiesta R2), e il bergamasco Enrico Oldrati (Peugeot 208 R2). Completano la formazione di giovani i due piloti del CIR Junior Jacopo Trevisani e Davide Nicelli, entrambi sulla R2 “del leone” francese.

Al Tuscan Rewind per riscattare la sfortunata apparizione nell’ultima di campionato anche l’emiliano Davide Cagni, sulla Opel Astra N3.

LA STORIA DELLA SPACIALITA’ AL SEGUITO DELLE MODERNE

Interessante anche la parte “historic”, l’ispirazione di origine della gara.

Svetta il nome di Simone Campedelli, quest’anno protagonista del tricolore rally (quarto assoluto), il quale ha voluto essere della partita con una vettura di quelle che hanno fatto la storia dei rallies, una Ford Escort RS MK2. 

MA oltre a lui sono presenti altri “nomi” a partire dal blasonato “Lucky”, Luigi Battistolli (Lancia Delta Integrale), vincitore assoluto del Trofeo tricolore conduttori 2018, per proseguire con Simone Romagna, che avrà una vettura analoga, con anche il sammarinese Marco Bianchini (Lancia Rally 037), con il locale Nicolò Fedolfi (Lancia Delta Integrale) e sarà bello vedere all’opera la Fiat 131 Abarth del giovane Alberto Battistolli (figlio di “lucky”), certamente spettacolare.

Noi seguiremo con particolare attenzione le gesta della Mini Cooper portata in gara da Davide Biasiolo e Federico Bartolini: portacolori del Team Lion.

Anche Mauro Sipz, grande protagonista degli anni ottanta, non ha voluto mancare all’appuntamento di Montalcino, “armandosi” con una bella Lancia Rally 037 e grandi numeri si aspettano dai sette rappresentanti delle A112 Abarth del trofeo, con in vetta il neo Campione 2018, il veneto Raffaele Scalabrin.

Saranno in cinque, infine, coloro che si sfideranno nella specialità della regolarità sport, con i duelli che si svolgeranno nel rispetto dei tempi prestabiliti per percorrere i diversi settori in cui deve essere suddiviso il percorso (controlli orari) e determinati tratti con prove cronometrate.

 

Fonte Ufficio Stampa Tuscan Rewind, che ringrazio!

Share This
Renzo Raimondi
Renzo Raimondi - Padre di famiglia fiero, grande appassionato di motori e auto storiche.

Commenta!

Leave a Comment

Loading Facebook Comments ...