Film Overdrive.

Film Overdrive.

Oggi mi permetto di segnalarvi l’uscita al cinema, che avverrà il 23 agosto, di un film in cui sono protagoniste alcune belle auto d’epoca.

Il film in questione intitolato Overdrive è un action thriller ambientato nel sud della Francia, in cui si narrano le audaci imprese dei fratelli Foster, criminali professionisti incappati negli intrighi della mafia locale. 

Andrew (intrepretato da Scott Eastwood, figlio del mitico Clint) e suo fratello Garrett (Freddie Thorp), due ladri specializzati nel furto d’auto d’epoca, finiscono per errore nella trappola del noto boss Jacomo Morier (Simon Abkarian).

Unica salvezza per gli sfortunati ladruncoli è accettare il rischioso incarico che il mafioso assegna loro: rubare la preziosissima Ferrari 250GTO del 1962 dalla collezione di Max Klemp (Fabian Wolfrom), rivale di Morier e noto criminale tedesco insediatosi in Costa Azzurra.

Giunti a destinazione, gli uomini di Klemp non sono i soli da cui i Foster devono guardarsi le spalle: lo spietato datore di lavoro tiene in pugno anche la vita della fidanzata di Andrew. Per i due fratelli, pronti a vender cara la pelle, inizia una corsa contro il tempo tra incredibili acrobazie su ruote e sfrenati inseguimenti al cardiopalma.

Questa in sintesi è la trama del film, ma a colpire il mio immaginario sono le evoluzioni con una delle protagoniste a quattro ruote del film.

Non un’auto qualsiasi ma bensì la Bugatti Tipo 57 Coupè Atlantic del 1937!

Ricordo che la Atlantic era una delle vetture ideate da Jean Bugatti, figlio di Ettore, che fu realizzata in soli 4 esemplari, e che solo due esemplari di questa iconica vettura sono rimasti ancora al mondo.

La più famosa e fascinosa è sicuramente quella che appartiene al collezionista americano Ralph Lauren, con cui ha vinto il miglior premio al Concorso d’Eleganza di Villa d’Este del 2013 (episodio a cui si riferiscono le immagini).

L’Atlantic, costruita sulla base del prototipo denominato Aerolithe (anch’esso andato distrutto) montava un classico motore a 8 cilindri ed era caratterizzata dalla presenza di una spina dorsale che ripercorreva tutta la carrozzeria, con cui erano unite tramite rivettatura le due parti del vestito esterno di questa splendida coupè.

Una vera opera d’arte a quattro ruote!

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Renzo Raimondi
Renzo Raimondi - Padre di famiglia fiero, grande appassionato di motori e auto storiche.

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