Volvo, raduno del ‘Registro’ tra storia e sicurezza.

Volvo, raduno del ‘Registro’ tra storia e sicurezza.

Con 46 vetture registrate, tutte di alto livello e perfettamente tenute, 85 soci presenti e un forte senso di appartenenza condiviso, è di estrema soddisfazione il consuntivo del Raduno annuale 2022 del Registro Italiano Volvo, il club associativo dei proprietari di Volvo coordinato da Volvo Car Italia, svoltosi domenica 3 ottobre, nella suggestiva cornice del Museo Fisogni a Tradate (in provincia di Varese).

Si è trattato dell’ottava edizione del raduno da quando le attività del club associativo sono rientrate sotto la gestione diretta della filiale italiana di Volvo, nonché la prima della nuova veste del club, senza la denominazione ‘d’Epoca’ che lo aveva sempre contraddistinto. Una scelta fatta per aprire a soci non proprietari di vetture storiche, sulla base di un senso di condivisione tipico di Volvo.

Due i compleanni festeggiati in occasione del Raduno: i 40 anni della Volvo 760 e i 20 della XC90 prima serie, il primo SUV realizzato da Volvo.

Fra le vetture partecipanti, da segnalare modelli di grande prestigio come la coupé P1800 – autentica icona di stile Volvo – o le due 850 T5 R di colore giallo che hanno attratto gli occhi di tutti i partecipanti. Sguardi ammirati anche per la 144 e le due eleganti berline 164 presenti, mentre sono stati i modelli 240 e 480 a costituire il grosso delle auto partecipanti.

Per passare ad epoche più recenti, si sono fatte apprezzare una C70 Cabrio prima serie e la V70XC Cross Country appartenente al Registro e guidata per l’occasione all’ex-alfiere della Scuderia Volvo, Nino Margiotta.

Una menzione particolare merita infine la partecipazione di una XC90 V8, un modello raro al quale il motore 8 cilindri Yamaha dona un fascino unico; una presenza quanto mai significativa alla luce della ricorrenza relativa al SUV di Volvo.

Momento assai significativo nell’ambito del raduno è stato il Volvo Heritage Talk intitolato Sicurezza e Sostenibilità: cambiano le auto, i valori restano e condotto dalla giornalista Silvia Terraneo. Tra i relatori, un ospite davvero d’eccezione quale Ivan Capelli – ex-pilota di F1 e già alfiere della Scuderia Volvo in più di un’occasione – che ha parlato dell’evoluzione della Sicurezza e degli strumenti di bordo – i volanti in particolare – sulle auto di F1 stabilendo un parallelo con le auto di serie e Volvo nello specifico. Oltre a Ivan Capelli sono intervenuti Luca D’Onofrio, Direttore Consumer Experience Volvo Car Italia e Marco Visani, giornalista, curatore del settimanale Heritage News e del canale Instagram Volvo Car Heritage News, che hanno approfondito il tema della fedeltà ai valori del marchio.

In sintesi, il Talk ha costituito un momento di racconto e di scambio di esperienze che ha che ribadito l’importanza del concetto di autenticità.

I partecipanti al Raduno hanno ricevuto il saluto di Hans Hedberg, responsabile globale delle attività Heritage di Volvo Cars. Nel suo intervento Hedberg ha sottolineato l’importanza del concetto di Heritage per il marchio Volvo e ha informato i soci circa l’apertura, prevista nel 2024, di World of Volvo, il nuovo centro esperienziale in fase di realizzazione a Göteborg che comprenderà anche una nuova realtà espositiva in chiave storica.

La scelta del Museo Fisogni quale sede del Raduno – in virtù della straordinaria collezione di pompe di benzina del museo e della presenza di una moderna colonnina per la ricarica elettrica – ha permesso di declinare idealmente il termine Heritage nel senso della transizione verso una mobilità sostenibile completamente elettrica che Volvo sta portando avanti in tutto il mondo.

Il Raduno ha dato anche l’occasione per la consegna dei premi destinati ai soci che sono stati protagonisti quali story-teller sulle sulle pagine Heritage del sito di Volvo Car Italia.

“Al raduno del Registro Italiano Volvo mi sono emozionato,” ha dichiarato Ivan Capelli. “Ho ammirato vetture che hanno segnato la mia infanzia. Mio papà, operatore cinematografico per ovvie ragioni di praticità, ha avuto come vetture una Polar 240 e una 760 station wagon. Condividere queste emozioni con appassionati Volvo e discutere del mondo Heritage parlando di Sicurezza, scoprendo al tempo stesso il futuro del marchio legato al full-electric, dimostra quanto il brand Volvo sia da un lato fedele al suo straordinario DNA e dall’altro aperto alle sfide future e quindi innovativo.”

“Considero questa edizione del Raduno del Registro Italiano Volvo un grande successo,” ha affermato da parte sua Luca D’Onofrio, Direttore Consumer Experience Volvo Car Italia. “L’avere tenuto il tutto presso il Museo Fisogni ci ha permesso di sottolineare il nostro impegno verso la mobilità del futuro, mentre il talk che abbiamo realizzato, grazie anche alla presenza di un ospite d’eccezione come Ivan Capelli, ci ha permesso di ribadire come la forza del nostro brand stia nelle fedeltà ai propri valori pur di fronte alle nuove necessità che le sfide future ci impongono. Alla fine, l’entusiasmo dei soci è stato il riscontro più importante e credo che Hans Hedberg, la cui presenza ci ha onorato, abbia capito quanto siano forti le radici di Volvo in Italia e quanto siano straordinari brand ambassador i nostri soci.”

Registro Volvo al passo con i tempi

Di recente il Registro Italiano Volvo ha rafforzato la propria struttura organizzativa per poter rispondere in maniera adeguata al rapido evolversi dei tempi e potersi occupare al meglio delle esigenze dei soci.

In chiave di valorizzazione del patrimonio espresso dal Registro Italiano Volvo va segnalata l’azione di divulgazione svolta dalla sezione Heritage News nell’ambito del sito www.volvocars.com/it nella quale vengono raccontate storie di auto e di persone come esempio di cosa significhi essere ‘volvista’, ieri come oggi.

La redazione di Heritage News è affidata a Marco Visani, esperto giornalista specializzato nel mondo dell’auto in chiave Heritage.

Con l’intento di garantire continuità al club associativo, sono invariati i vertici, con Michele Crisci nel ruolo di Presidente del Registro (oltre che di Volvo Car Italia) e Gianluca Fabbri in quelli di Coordinatore e Commissario Tecnico ASI.

Registro Italiano Volvo

Il Registro Italiano Volvo – e prima Registro Italiano Volvo d’Epoca – è una delle realtà di maggior rilievo del panorama Heritage in Italia. Nella sua incarnazione esclusivamente Heritage, il Registro ha riunito e valorizzato le Volvo di interesse storico presenti nel nostro Paese fornendo ai loro proprietari assistenza nei settori più disparati, dall’ambito di servizio alle iniziative legate alle attività associative.

Il Registro possiede sei vetture Volvo di diverse epoche: una P1800 carrozzeria Jensen del 1961, una PV544 Rally Safari replica del 1958, una Amazon 121 del 1958, una PV444 del 1947, una PV544 Sport del 1965 e una V70XC Cross Country del 1998.

Fino al 2020, attraverso la Scuderia Volvo – il “braccio sportivo” del club – cinque di queste vetture sono state regolarmente affidate a piloti di spicco delle gare di regolarità a livello nazionale e internazionale. Nel suo ultimo anno pieno di attività, il 2019, la Scuderia Volvo ha coronato la propria parabola sportiva aggiudicandosi la classifica a squadre nell’ambito del Campionato Italiano Grandi Eventi di Regolarità per auto storiche e piazzando il proprio alfiere Nino Margiotta al secondo posto nella graduatoria assoluta Piloti.

 

 

Fonte Ufficio Stampa Volvo, che ringrazio!

 

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Renzo Raimondi
Renzo Raimondi - Padre di famiglia fiero, grande appassionato di motori e auto storiche.

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