Volkswagen Bulli ‘Samba’, 70 anni per il ’23 finestrini’.
La versione più ‘hippy’ di Volkswagen Bulli compie settant’anni. Con i suoi 23 tra finestrini e oblò, il Bulli ‘Samba’, fu infatti presentato il 19 aprile del 1951 al Salone di Francoforte.
Quell’anno il Salone di Francoforte riapriva i battenti per la prima volta dopo la seconda guerra mondiale e proprio in quell’edizione, assieme al Maggiolino, fu proprio Samba ad attirare l’attenzione di tanti, come versione alternativa del van Volkswagen che sarebbe diventata un’icona di stile.
Nonostante l’indicazione tradizionale di ‘versione speciale’, il Samba aveva molte differenze rispetto alla versione originale del van, a cominciare dalla vernice bicolore, dal tetto maggiorato e dalle finestre circolari, per un totale di 23 finestre.
Aveva anche un grande tetto apribile in stile fisarmonica, che dava ai passeggeri nella parte posteriore la sensazione di viaggiare su una cabriolet. L’interno era più raffinato, con pannelli laterali coperti e finiture cromate, pensate per creare un ambiente di ‘lusso’ per i tempi. Anche l’intrattenimento musicale era garantito da una radio a valvole, modello Auto Super, inserita nel cruscotto.
In Germania, tuttavia, l’azienda mantenne il nome di versione speciale e, dal 1952.
La produzione della Volksagen Bulli Samba iniziò il 27 giugno 1951 e terminò nel luglio 1967, dopo quasi 100 mila unità vendute. Il più antico Samba’ del quale si hanno notizie è quello appartenente ad un collezionista in Germania. Praticamente tutta la sua storia è documentata e il proprietario ha ancora la fattura originale.
Proprio la versione Samba è anche la più ricercata dai collezionisti e il prezzo più alto fatto battere all’asta per uno di questi modelli è, ad oggi, di oltre trecento mila dollari.
Augurissimi caro vecchio Bulli!
Fonte Ansa
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