Hyundai Pony torna 47 anni dopo e celebra Giorgetto Giugiaro.

Hyundai Pony torna 47 anni dopo e celebra Giorgetto Giugiaro.

Il colosso coreano Hyundai, che assieme a Kia si colloca al quinto posto nella classifica mondiale dei costruttori, rende omaggio al modello dai cui è partita la sua storia di successo – la Pony del 1974 – e con essa al grande Giorgetto Giugiaro che ne disegnò la carrozzeria facendo compiere a quel ‘brand’ un vero salto di qualità e di immagine portandolo alla ribalta mondiale.

Ho progettato la Hyundai Pony – ha raccontato Giugiaro in una intervista pubblicata su YouTube (https://www.youtube.com/watch?v=q2yEI_Meha4&feature=emb_logo) – quando ero ancora un giovane designer all’inizio della mia carriera.

Il compito che mi era stato assegnato di creare una concept car tecnicamente valida rivolta alla classe media. E mi sentivo molto orgoglioso di essere incaricato di creare un modello che poi sarebbe entrato in produzione per un Paese che stava per affrontare un mercato estremamente competitivo”.

Hyundai, attraverso il suo Centro Stile, ha realizzato in questi giorni una edizione Terzo Millennio della Pony, attualizzata nei contenuti ma identica ai pannelli di carrozzeria e nelle linee alla hatchback originale del 1974.

L’auto – presentata come Pony a emissioni zero – è stata esposta all’inaugurazione che Hyundai ha fatto del suo nuovo Motorstudio di Busan, in Corea del Sud, e non è l’unica iniziativa ad aver riproposto gli stilemi originali della prima auto di grande produzione di Hyundai. Nel 2019 anche la Concept 45 – da cui è poi derivato il nuovo crossover elettrico Ioniq 5, presentato lo scorso febbraio – si era ispirata alla Pony e soprattutto alle proporzioni e ad alcuni ‘tagli’ tipici del disegno originale di Giugiaro.

Nell’auto in esposizione a Busan pochi elementi high tech, come i proiettori e i fari posteriori, bastano ad attualizzare una forma – quella della Pony del 1974 – che è ancora moderna e attraente. Partendo dalla carrozzeria di una auto degli Anni ’70 gli specialisti di Hyundai hanno sostituito i fari originali della berlina con moderne unità Led, che imitano il design dei gruppi originali. In coda lo stesso trattamento è stato riservato ai gruppi ottici posteriori che hanno la stessa forma dell’originale ma tecnologia modernissima.

Hyundai ha persino progettato un set di cerchi in lega su misura – che sono coerenti con il periodo della prima Pony – leggermente più grandi dei cerchi in acciaio montati sull’originale. All’interno, le concessioni alla contemporaneità sono più evidenti: Il cruscotto standard è sparito e spicca un nuovo quadro strumenti digitale. E al posto della radio e dei comandi del riscaldamento (non c’era il climatizzatore) c’è un display touch che occupa lo stesso spazio. Hyundai non ha fornito dettagli su una eventuale evoluzione della meccanica, ma un dettaglio della strumentazione – etichettato Pony Energy – potrebbe far pensare ad un trapianto della unità elettrica compatta della Kona EV entry-level, adatta anche ad essere montata in posizione posteriore sotto il pianale del bagagliaio. 
   

 

 

Fonte Ansa

 

 

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Renzo Raimondi
Renzo Raimondi - Padre di famiglia fiero, grande appassionato di motori e auto storiche.

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