Quarant’anni dopo…

Quarant’anni dopo…

Doppi festeggiamenti per Erik Comas che giovedì 28 settembre u.s. a Biella ha riunito il suo Team e gli amici per festeggiare il suo titolo europeo ed il suo compleanno.

L’ex pilota di F1, classe ’63, la scorsa settimana ha vinto il Rally Elba Storico aggiudicandosi matematicamente il titolo europeo di secondo raggruppamento e (anche se non contemplato) l’assoluto con 108 punti.

Il luogo prescelto per l’evento è il Glamour, locale in cui il pilota franco-svizzero ha incontrato la biellese Raffaella Serra tre anni fa e con la quale convolerà a nozze il prossimo anno.

Molte le persone presenti legate al mondo delle corse, alcuni esponenti del Valsesia Lancia Story e gli amici della coppia.

Il pilota franco svizzero, profondamente legato a questa cittadina, sottolinea raggiante: “Non conoscevo questa parte d’ Italia prima del 2014 ed essere arrivato qui, dove Maglioli rese la Strato’s vincente quarant’anni fa, è stato ben augurale. Questo titolo è una vittoria del vostro territorio”.

Pochi immaginano l’impegno che comporta fare correre una Lancia Strato’s in un Campionato Euopeo e di certo nessuno poteva immaginare che addirittura lo vincesse.

Erik Comas e Yannick Roche a bordo della Lancia Strato’s griffata Zenith/ Pirelli hanno vinto il Rallye Elba Storico diventando Campioni Europei 2017.
La regina dei rallies, grazie a Zenith El Primero Strato’s Team, si aggiudica il suo quarto titolo europeo dopo quelli vinti nel 76 e 77 da Darniche/Mahé e nel 78 da Carello/Perissinot.

La gara svoltasi dal 21 al 23 settembre sull’ isola dell’arcipelago Toscano ha riproposto un duello già visto poche settimane prima ad Udine, quello tra Comas, Lucky su Lancia Delta Integrale 16 V e Da Zanche su Porsche 911 RSR.
I migliori piloti d’ Italia e d’ Europa erano presenti e pronti a darsi battaglia. E battaglia è stata fino all’ ultimo chilometro.
Dopo tre giorni di gara sulle scivolose e tortuose strade dell’isola con prove speciali che arrivano ad una lunghezza di 26 km, Comas e Roche affrontano l’ultima in testa a tutti con un vantaggio sulla Delta di Lucky di soli 5 secondi. Tutto si é giocato in quegli ultimi 10 km che Comas percorre in 6′ 07″ 6 mentre Lucky in 6′ 07″. 
Un tempo da brivido se si pensa, come é d’ obbligo, che ben quindici anni di meccanica separano le due vetture.

Il successo della regina italiana dei rally parla biellese.
“Ho trovato in Andrea Chiavenuto il preparatore che cercavo da tempo. Il primo a fare vincere nuovamente la Strato’s in una competizione internazionale dopo quarant’ anni. 
Ha preso in mano la mia Strato’s dalla A alla Z lavorandoci alacremente con puntiglio ed intuizione e mostrando competenze, modestia ed onestá non comuni. Con Alberto Pincin, Mario Decadenti e Bubu hanno formato il “dream team” che sognavo per fare vincere la più affascinante delle auto da rally ma, non dimentichiamolo, anche la più complessa e dispendiosa delle vetture storiche in competizione”.

Gli ultimi tre anni hanno visto Comas raggiungere tutti gli obbiettivi prefissati a bordo della sua “bête à gagner”: nel 2015 è stato Campione Italiano, nel 2016 si é aggiudicato la centesima edizione della Targa Florio ed ha organizzato lo spettacolare Raduno Mondiale di Strato’s a Biella.

Quest’ anno, dopo tre vittorie assolute (Rally Rep. Ceca, Rally Alpi Orientali, Rally Elba) porta a casa il titolo Europeo con un totale di 108 punti.
La missione di Comas é portata a termine, la stagione é finita con la più grande delle soddisfazioni per l’ex pilota di F1 che proprio ventisette anni fa vinceva il titolo Europeo di F 3000.
Prosegue commosso con i ringraziamenti nel dopo gara: “Un immenso grazie va anche ad Aldo Magada, ex AD di Zenith Watches per avere creduto nel mio programma sportivo”.

Alla domanda sui progetti futuri il pilota franco-svizzero risponde: “Ora voglio godermi il momento e festeggiare tra la Svizzera e l’Italia con Raffaella, l’amore della mia vita, che é la mia colonna portante ed é stata fondamentale in questi tre anni per raggiungere un successo che molti credevano impossibile”.

E a chi domanda al francese se la Strato’s è l’auto da rally migliore di tutte?

Lui risponde così: “La Strato’s è la mia “auto del cuore” e non sarei pertanto obbiettivo nel rispondere a questa domanda.

Alla sua epoca lo è stata senza dubbio fino all’ 81, quando Darniche ha ancora vinto il Tour de Corse, poi sono arrivate le Gruppo B come la 037 e le Gruppo A come la Delta che hanno ovviamente surclassato la Strato’s. Ancora una volta voglio ringraziare la lungimiranza del grande Cesare Fiorio che con Bertone ha immaginato questa auto per poi darle vita.”.

E se lo dice il nuovo Campione Europeo c’è da credergli o no?

 

 

Fotografie Max Ponti. Fonte Zenith El Primero Strato’s Team.

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Renzo Raimondi
Renzo Raimondi - Padre di famiglia fiero, grande appassionato di motori e auto storiche.

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