Opel Rekord P2, 60 anni per auto del ‘miracolo economico’.

Opel Rekord P2, 60 anni per auto del ‘miracolo economico’.

Sessant’anni per Opel Rekord P2, auto del miracolo economico. Il modello della casa tedesca festeggia i suoi sessant’anni come auto simbolo di un preciso momento economico durante il quale il pubblico cominciava a richiedere automobili più belle, spaziose e moderne. In particolare, la Rekord P2 è stata presentata al Salone di Francoforte del 1960 e assecondava in pieno la tendenza alla ricerca di un contenuto in termini estetica in più, oltre alla funzionalità fino ad allora richiesta ad un’automobile sul fronte europeo.

Pur essendo una chiara evoluzione della Opel Olympia Rekord P1, della quale conservava gran parte della meccanica a cominciare dai motori di 1500 e di 1700 cc, rispettivamente da 50 CV e da 55 CV, aveva infatti un’estetica completamente nuova che staccava definitivamente il design Opel da quello americano: niente più curve eccessive e pinne posteriori, ma soprattutto un uso moderato delle cromature.

Inizialmente disponibile solo nelle versioni berlina a 2 porte e Caravan (station wagon), presto affiancate da una berlina 4 porte e l’anno seguente una personalissima coupè, caratterizzata da un tetto molto corto e basso, si rivelò un successo commerciale, come dimostrano la produzione di 1400-1500 esemplari al giorno e le oltre 754mila unità vendute in soli tre anni. “La nuova carrozzeria corrisponde alla moda di oggi – recitava la stampa specializzata del periodo – che offre all’automobilista ben più di un puro piacere estetico”.

Rispetto al modello precedente, la Rekord P2 aveva le linee generali più tese e maggiori superfici vetrate, ma anche il corpo vettura leggermente più lungo a fronte di un interasse invariato. Dal frontale spariva la calandra ovale a forma di bocca per fare posto a una calandra a tutta larghezza con nove listelli orizzontali che sconfinava leggermente anche nei parafanghi anteriori integrando al suo interno anche gli indicatori di direzione. Era ancora presente il famoso parabrezza panoramico, così come pure il lunotto, anche se il loro disegno avvolgente si fece in questo caso meno estremo e soprattutto sparivano i montanti anteriori e posteriori a inclinazione rovesciata.

Il cruscotto, insieme ad altri particolari dell’interno, ha ricevuto una veste completamente nuova e il tachimetro, pur restando dello stesso tipo, è stato fornito di un indicatore di velocità a diversi colori.

In pratica, si trattava di un esclusivo tachimetro a nastro che cambiava colore in base alla velocità della vettura: verde fino a 50 km/h, arancione fino a 100 km/h, rosso oltre 100 km/h, consentendo, come sottolineava la pubblicità Opel dell’epoca “un più agevole controllo della velocità, specialmente nei tragitti urbani”.

L’inedita versione coupè venne invece presentata nell’agosto 1961 e si differenziava dalla berlina a 2 porte per l’altezza del corpo vettura ridotta di 8 cm e per il lunotto molto più inclinato in avanti. Un’altra particolarità era rappresentata dalla motorizzazione, in quando la vettura era disponibile esclusivamente con una speciale versione potenziata del 4 cilindri di 1,7 litri che l’anno seguente andò a equipaggiare anche la versione Lusso della berlina 4 porte.

La produzione della Rekord P2 cessò nel Febbraio 1963.

 

Fonte Ansa

 

 

 

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Renzo Raimondi
Renzo Raimondi - Padre di famiglia fiero, grande appassionato di motori e auto storiche.

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