Continental, 50 anni fa a Francoforte la premiere dell’ABS

Continental, 50 anni fa a Francoforte la premiere dell’ABS

Continental torna a Francoforte dove cinquant’anni fa presentò un’anteprima mondiale che avrebbe fatto la storia in materia di sicurezza. Era il 1969 quando il gruppo all’epoca ITT-Teves presentava MK I, il primo sistema antibloccaggio (ABS).

L’idea di impedire il blocco delle ruote quando un’auto frena bruscamente di modo che possa continuare a sterzare, era già venuta ai progettisti di automobili nel 1920. Ma la soluzione al problema è emersa solo con lo sviluppo di dispositivi elettronici. A partire dal 1965, gli ingegneri di Teves (poi ITT-Teves) – l’azienda entrò nel gruppo Continental nel 1998 – lavorarono su un sistema di frenatura antibloccaggio per autovetture. Dagli anni ’70, gli impianti frenanti basati sulla tecnologia dei circuiti analogici furono utilizzati per regolare la pressione dei freni e in questo modo impedire il blocco delle ruote. Il sistema fu presentato 50 anni fa all’IAA.

La tecnologia fu inizialmente utilizzata solo in 36 veicoli di prova per la polizia svedese. Poi nel 1984 iniziò la produzione in serie, con una svolta tecnologica: a differenza dei sistemi concorrenti che erano già sul mercato, Teves, adesso parte di Continental, lanciò MK II, il primo ABS al mondo controllato da microprocessore elettronico per autovetture su strada. Se in Nord America era disponibile per la Lincoln Continental, in Europa questa tecnologia di sicurezza divenne una caratteristica peculiare della Ford Scorpio. MK II è stato il primo ABS sul mercato a combinare la funzione freno, il servofreno, il controllo idraulico e il sistema frenante antibloccaggio in un’unica unità compatta.

Poco dopo è stato anche integrato un sistema di controllo della trazione (TCS). Un importante traguardo nello sviluppo dell’ABS fu il successivo sistema MK IV, che entrò in produzione in serie nel 1989 e per la prima volta includeva anche un sistema elettronico di distribuzione della forza frenante, rendendo superflui i componenti meccanico-idraulici.
Gli sviluppatori di Continental fecero un ulteriore passo avanti nel 1995, quando per la prima volta integrarono il controllo elettronico della stabilità (ESC) nel sistema MK 20 e svilupparono un design innovativo. Secondo questa nuova disposizione, che è diventata lo standard mondiale, il motore si trova nella parte superiore, il blocco valvole nel mezzo e l’elettronica sotto, più o meno come base.

I sistemi frenanti antibloccaggio Continental sono ancora basati su questo principio, con la modularità delle varianti di equipaggiamento (ABS, ABS + TCS, ESC) che soddisfano in modo ottimale le esigenze dei clienti. Il sistema è racchiuso in soli due chilogrammi e occupa lo stesso spazio di una fotocamera reflex a obiettivo singolo (SLR). Per confronto, il primo modulo ABS pronto per la produzione di Continental aveva le dimensioni di una bombola di gas da 5 litri e pesava 11,5 chili.

L’introduzione dell’ABS ha notevolmente migliorato la sicurezza stradale: dal 2004, il sistema è stato reso obbligatorio dalla legge per tutte le nuove auto in Europa.
Dall’introduzione dei primi sistemi alla fine degli anni ’70, il numero totale di persone decedute in incidenti stradali uccise nel traffico stradale in Germania è diminuito dell’80%.

Il calo del numero di persone decedute è altrettanto elevato se guardiamo solo i passeggeri delle autovetture in Germania durante questo periodo.

Secondo la ricerca GIDAS (German In-Depth Accident Study), il 25% di tutti gli incidenti motociclistici nel settore delle due ruote può essere prevenuto grazie all’adozione di un sistema ABS standard.

 

 

Fonte Ansa

 

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Renzo Raimondi
Renzo Raimondi - Padre di famiglia fiero, grande appassionato di motori e auto storiche.

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