Mostra 1000Miglia. Il mito della velocità al Macof di Brescia.

Mostra 1000Miglia. Il mito della velocità al Macof di Brescia.

Per Brescia la 1000 Miglia rappresenta un appuntamento, diventato annuale, in grado di focalizzare l’interesse internazionale sulla città e trasformala nella capitale mondiale dell’auto d’epoca.

Un “brand” esclusivo che vede fiorire tutta una serie di eventi che vanno ben al di là della competizione sportiva. Per quattro giorni l’attenzione di un pubblico sempre più vasto è concentrata su quello che viene giustamente definito “il più grande museo ambulante dell’automobile”.

Ed è proprio di una di queste iniziative collaterali di cui vi parlo oggi.

Al MaCof, ovvero il Centro della fotografia italiana, di Brescia si è da poco aperta una mostra dedicata proprio alla corsa più bella del mondo come la definiva Enzo Ferrari.

La mostra si intitola: “Mille Miglia. Il mito della velocità” e rimarrà aperta fino al 4 giugno p.v..

La storia della Mille Miglia attraverso le fotografie d’epoca, dieci autori che interpretano oggi la corsa e il mito della velocità, il mito dell’automobile e della velocità nel cinema e nella letteratura e l’amore per l’automobile espresso dal collezionismo.

Nel novantesimo anniversario della Mille Miglia, la mostra rende omaggio a questa storica corsa, “il più grande museo ambulante dell’automobile”, celebrando il mito della velocità nelle sue molteplici declinazioni.

L’inno alla velocità del manifesto del futurismo di Marinetti e delle poesie di D’Annunzio, le grafiche ammiccanti delle locandine pubblicitarie, i modellini da collezione delle auto d’epoca si intrecciano alle diverse interpretazioni della velocità offerte nel corso degli anni dalla fotografia, costruendo uno spaccato affascinante e complesso dei valori e dei sogni legati all’idea di velocità.

Fotografie di Silvano Cinelli, Eros Mauroner, Ernesto Fantozzi, Laura Giancaterina, Basilio Rodella, Roberto Ricca, Richard B. Datre, Giacomo Bretzel, Paolo Mazzetti, Paolo Mucciarelli, Beppe Vigasio e Claudio Amadei.

La mostra bresciana è divisa nelle seguenti sezioni:

1000 miglia. La storia

Questa prima sezione, che secondo me è la più storica, racconta l’intera epopea della corsa, sin dalle origini, nel lontano 1927. Le prime pagine della storia dell’evento, sono raccontate attraverso le immagini degli archivi dell’epoca ma anche da quotidiani e riviste. L’esposizione racconta i momenti salienti della corsa, incluso il tragico pomeriggio del 12 maggio del 1957.

In quel giorno, la Grande Corsa venne funestata dall’incidente occorso alla Ferrari 335 S n. 531, sul rettilineo tra Cerlongo e Guidizzolo, sulla strada napoleonica Mantova-Brescia. A condurre l’autovettura, il pilota spagnolo Alfonso de Portago e il copilota statunitense Edmund Gurner Nelson.

A completare la sezione saranno esposti quotidiani e riviste dell’epoca.

Dal Futurismo allo smartphone

Partendo dall’originale del manifesto del futurismo di Marinetti pubblicato a Parigi nel 1909, attraverso scritti, poesie, disegni, manifesti, fotografie, cartoline e pubblicità “il mito della velocità” viene analizzato in tutte le sue componenti fino ai giorni nostri.

Il collezionismo d’epoca

Provenienti da un’importante collezione privata saranno esposti esemplari da collezionismo dei primi modellini di automobili da corsa fino alle macchine di latta a pedali per i bambini.

La cinematografia

In una saletta di proiezione sarà possibile vedere in successione le sequenze più significative dei film nei quali il tema della velocità è stato affrontato sia in modo drammatico che divertente. Dal Sorpasso di Dino Risi al “Vigile” con l’indimenticabile Alberto Sordi, da “Crash” al “Maggiolino tutto matto”.

Fotografare la 1000 miglia

Un’attenta riflessione sull’uso della fotografia attraverso 10 autori che hanno diversamente interpretato la “Mille Miglia”.

 

Insomma una mostra che racconta la Mille Miglia a tutto tondo e che diventa un modo veramente culturale di vivere la corsa più bella del mondo.

 

Per ulteriori informazioni i recapiti sono i seguenti:

Macof – Centro della fotografia italiana

Via Moretto 78 – 25121 Brescia

Telefono – 345 544 7029

E-mail: info@macof.it

 

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Renzo Raimondi
Renzo Raimondi - Padre di famiglia fiero, grande appassionato di motori e auto storiche.

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