Bmw Z8, venti anni fa debuttava la roadster di James Bond.

Bmw Z8, venti anni fa debuttava la roadster di James Bond.

Proseguire la tradizione della leggendaria 507 del 1956 ma testimoniando anche, nell’anno dei suo debutto (2000) lo stato dell’arte della tecnologia del Gruppo Bmw.

L’iconica roadster Z8, presentata appunto 20 anni fa, aveva una precisa missione e a giudicare dai giudizi che ne hanno accompagnato la vita e – soprattutto – dall’elevatissimo valore degli esemplari che vengono scambiati fra i collezionisti, l’obiettivo è stato perfettamente raggiunto.

La Z8 presentava una carrozzeria lunga 4,4 metri progettata da Henrik Fisker che si ispirava alla 507 del 1956 creata da Albrecht von Goertz. ”Se dovessi progettare oggi la 507 – aveva dichiarato nel 2003 – sarebbe come la Z8 ”. Fedele alla formula del successo di quella e di altre roadster made in Monaco, la Z8 sfoggiava un cofano molto lungo, una posizione di guida molto vicina al retrotreno e una linea di cintura bassa.

Con il nome di Bmw Z07, la Z8 venne svelata come concept al Motor Show di Tokyo del 1997 e la versione di produzione arrivò al Salone di Francoforte del 1999.

Il lancio commerciale avvenne nella primavera del 2000 e le 5.703 unità – tutte costruite a mano da operatori esperti nello stabilimento di Monaco – andarono letteralmente a ruba nei soli 3 anni di produzione.

Le caratteristiche erano di assoluta eccellenza: spiccavano un telaio con numerose parti in alluminio, la perfetta distribuzione dei pesi 50:50 tra gli assi e l’adozione – per la prima volta in Europa – di pneumatici Run Flat su ruote da 18 pollici, soluzione che permetteva alla Z8 di percorrere circa 140 chilometri anche se la ruota era forata.

Sotto al lungo cofano era pronto a il motore M S62 messo a punto dalla Bmw Motorsport per il modello M5 E39, il più potente realizzato a quel momento dalla Casa di Monaco. Si trattava di V8 aspirato di 4,9 litri capace di erogare 400 Cv e associato a un cambio manuale a sei marce. Tutta questa potenza era inviata all’asse posteriore e gestita dal Dynamic Stability Control (DSC) e da un differenziale autobloccante.

La Bmw Z8 accelerava da 0 a 100 km/h in soli 4,7 secondi e toccava una velocità massima autolimitata elettronicamente di 250 km/h.

Z8 era un modello davvero esclusivo e unico nel suo genere, anche perché Bmw aveva deciso che il suo acquisto fosse un’esperienza unica nel settore. L’azienda offriva agli acquirenti di questa sportivissima roadster l’opportunità di recarsi nello stabilimento di Monaco e assistere alle ultime fasi dell’assemblaggio della propria auto. Inoltre, quando le chiavi venivano consegnate, queste erano accompagnate da un libro stampato individualmente che includeva fotografie del processo di produzione di quella specifica Z8, nonché campioni della vernice e del rivestimento dell’abitacolo.

Oggi il valore di una Z8 da collezione oscilla fra 200 e 250mila euro, a fronte di un prezzo al momento della commercializzazione di 120mila euro.

Un modello esclusivo come la Bmw Z8 non poté mancare di affascinare anche la spia più famose di tutti i tempi, James Bond, che la utilizzò nel film ‘007,The World Is Not Enough’ del 1999. Inoltre, l’elevata sportività e la tecnologia all’avanguardia hanno permesso alla Z8 di essere una delle Safety Car al Campionato del Mondo MotoGP nella stagione 2002.

 

Fonte Ansa

 

 

 

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Renzo Raimondi
Renzo Raimondi - Padre di famiglia fiero, grande appassionato di motori e auto storiche.

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