Bmw, la storia raccontata attraverso l’evoluzione del doppio rene.

Bmw, la storia raccontata attraverso l’evoluzione del doppio rene.

Tra le brand identity nel mondo delle automobili la mascherina a doppio rene di Bmw è certamente una delle più riconoscibili e più personali, anche se nel tempo questo elemento fortemente grafico si è evoluto, e non poco.

Tutte le Bmw, ad eccezione della Isetta, della 600 e della 700, sono sempre state caratterizzate dalla griglia doppia a forma di rene, con proporzioni e dettagli di design che si sono evolute nel corso della storia, influenzato non solo dalle tendenze di ogni epoca e dai progressi nell’aerodinamica, ma anche dalle diverse necessità di raffreddamento del motore.

Dalla coppia di griglie strette, snelle e semplici, della Bmw 303 del 1933 – la prima dopo le Dixi 3/15 PS e Dixi 3/15 PS DA costruite su licenza Austin Seven, e la successiva 3/20 PS a sfoggiare questo segno distintivo – l’evoluzione del doppio rene ha viaggiato con la stessa dinamicità con cui le auto della Casa di Monaco affrontavano le strade.

La Bmw 315/1 mostrava già nel 1934 griglie anteriori più inclinate e aerodinamiche. Ma la prima grande evoluzione di questo elemento è arrivata con l’elegante roadster BMW 328 del 1936 progettato da Peter Szymanowski, che mostra un design curvileneo, influenzato dal design aeronautico e dai progressi in questo settore. Le cornici cromate sono più a filo con il corpo e la griglia interna ha una trama più elaborata, contraddistinta da cinque grandi barre verticali per rene.

La leggendaria Bmw 328 Mille Miglia Touring Coupé – doppio vincitore della Mille Miglia – portò la configurazione all’estremo, con reni più sottili, quattro barre all’interno e uno sfondo nero.

Interessante anche il design della Bmw 335 del 1939, con barre orizzontali oblique e perché i reni a forma di cuneo per una migliore penetrazione aerodinamica. Nel 1962 inizia la commercializzazione delle nuove serie Bmw, una gamma completa di berline e coupé.

La Bmw 1500, la prima di esse, presentava un design caratterizzato dalle tendenze degli Anni ’60, con forme semplici e linee rette. L’ampia griglia anteriore occupava l’intero frontale e ospitava persino i fari, ma i reni erano ancora stretti, allungati e con cinque barre all’interno occupando uno spazio molto piccolo al centro del muso.

La carismatica 2002 ha perfezionato quel design. E la nuova serie coupé disegnata da Karmann alla fine degli Anni ’60 (tra cui la Bmw 2800 CS e la BMW 3.0 CS) ha portava, per la prima volta, l’aspetto dei ‘quattro occhi” che segnava il design dei decenni successivi. Il prototipo di Paul Braq Bmw Turbo presentato nel 1972, con una piccola griglia a doppio rene, era un’anteprima dei suoi tempi. Ha ispirato il design della M1 del 1978, raggiungendo la Z1 (1988) e la Serie 8 (1989).

In tutte questi modelli i due reni sono integrati nel design della parte anteriore, hanno la griglia nera e sono incorniciati in un pezzo di colore del corpo.

 

Fonte Ansa

 

 

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Renzo Raimondi
Renzo Raimondi - Padre di famiglia fiero, grande appassionato di motori e auto storiche.

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