Ruote nella Storia 2024: auto d’epoca, cultura e sostenibilità nel cuore della Basilicata.
Dal 7 all’8 settembre 2024 si è tenuto l’evento Ruote nella Storia con la XX Coppa d’Autunno, un appuntamento atteso da appassionati e collezionisti di auto d’epoca.
Tra le vetture protagoniste dell’edizione spiccavano autentiche icone dell’automobilismo: una Jeep Willy del 1944, una 124 Sport Spider del 1971, un Maggiolone del 1973, una 128 Berlina del 1984, una 2CV Charleston del 1986, oltre a varie MG degli anni ’50 e ’60.
L’evento, organizzato con il fondamentale supporto dell’Automobile Club Potenza e la collaborazione del Club Amici Auto e Moto d’Epoca di Melfi, ha rappresentato un’occasione unica per coniugare la passione per le auto storiche con la valorizzazione del patrimonio culturale e ambientale della Basilicata.
La manifestazione si è aperta con l’iniziativa Ogni pilota un albero, promossa dall’Automobile Club d’Italia in accordo con il Comando Generale Unità Forestali, Ambientali e Agroalimentari dell’Arma dei Carabinieri. Questo progetto di sensibilizzazione ambientale mira al rimboschimento del territorio, grazie alla piantumazione di alberi autoctoni forniti dai Centri Nazionali per la Biodiversità dei Carabinieri, a simboleggiare l’impegno verso un futuro più sostenibile.
Il percorso di questa edizione ha rievocato la storica prima gara automobilistica svoltasi in Basilicata nel 1949, attraversando alcune delle località più affascinanti della regione, come il Vulture Melfese e l’Alto Bradano. I partecipanti hanno potuto ammirare luoghi iconici della tradizione lucana, tra cui il Castello di Federico II e la Casa di Orazio, toccando i comuni di Lavello, Venosa, Ripacandida, Rionero, Laghi di Monticchio e Melfi.
Un momento particolarmente apprezzato è stata la visita alle Cantine del Notaio, dove i concorrenti hanno scoperto i segreti del rinomato vino Aglianico, simbolo dell’eccellenza vinicola lucana. L’evento si è poi concluso con una sosta presso l’AIAS di Melfi, a conferma di come Ruote nella Storia sia non solo una celebrazione delle auto d’epoca, ma anche un’opportunità per promuovere il territorio e sensibilizzare la comunità su tematiche di rilevanza ambientale e sociale.
Testo di Renzo Raimondi per Motori Storici.
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