Mini by David Brown Automotive: un classico rivisitato.

Mini by David Brown Automotive: un classico rivisitato.

Due cose bisogna sapere per capire di quale meraviglia vi sto per parlare oggi: la Mini, quella classica, e chi è David Brown Automotive.

Per quanto riguarda la Mini penso che non ci sia bisogno di presentazioni, sto parlando del mito a quattro ruote ideato da Alec Issigonis e prodotta in svariati anni e versioni fino agli anni 2000.

Il secondo è David Brown Automotive, quella nuova casa inglese di cui vi avevo accennato in un precedente articolo in merito dalla riedizione in chiave moderna dell’icona inglese la fascinosa Aston Martin DB5. Infatti il primo modello della neo nata casa britannica si ispira proprio alla macchina di James Bond.

Il produttore britannico dopo aver lanciato sul mercato la Speedback Gt, così si chiama la versione moderna della DB5, presenta al pubblico il suo secondo modello in gamma.

Mentre lo Speedback GT è un’Aston Martin DB5 reincarnata sulla base della Jaguar XKR moderna da cui prende gran parte della meccanica, il secondo modello è la rimasterizzazione della Mini originale.

Rimasterizzazione è un termine nuovo che indica la rivisitazione della cara vecchia Mini elaborandola e migliorandola per portarla nel ventunesimo secolo.

L’intento, peraltro ben riuscito, è di fornire ad un cliente molto esigente una Mini originale ma attualizzata e personalizzata: niente a che spartire con la Mini di origine BMW.

Ispirato dalla classica icona di Sir Alec Issigonis, il team di ingegneri hanno lavorato con la dovuta attenzione per rimasterizzare la visione originale nell’intento di non snaturarne lo spirito più puro ma con sapienti tocchi l’hanno migliorata e attualizzata.

Il telaio e soprattutto la carrozzeria è stata rinforzata aggiungendo saldature in ogni punto della vetturetta britannica per poterne migliorare la rigidità strutturale e la guidabilità nonché il confort.

Le linee pulite ed eleganti di Mini rimasterizzata prendono vita con passaruota allargati in tinta carrozzeria e solo l’occhio più esperto noterà alcune modifiche come la costruzione del musetto in un solo pezzo.

Un processo di verniciatura meticoloso che dura per quattro settimane in cui la vernice è applicata a mano, assicura che ogni macchina non solo è perfettamente rifinita ma la rende anche migliore e più duratura nel tempo.

Rifinita con belle badge realizzate artigianalmente con le tecniche tradizionali dello smalto a tuffo, ogni dettaglio è stato personalizzato a dovere.

La modifica che appare più evidente, oltre alla griglia anteriore che ricorda la prima realizzazione dalla David Brown Automotive, sono la fanaleria, sia anteriore che posteriore, che è stata utilizzata: tutti fanali a led di ultima generazione che assicurano una maggior visibilità e le danno un tocco esclusivo.

E’ sicuramente all’interno che la modifica di questa Mini che mi colpisce di più, facendole fare un salto temporale fino ai giorni nostri.

Proprio l’interno lascia trasparire tutta la cura artigianale con cui la David Brown Automotive ha riversata su questo loro secondo progetto.

Nuovo cruscotto, con all’interno inserito un sistema di infotainment di ultima generazione, che tramite uno schermo da sette pollici, comanda tutte le nuove applicazioni multimediali.

Un nuovo sistema di illuminazione interno che comprende anche l’illuminazione del vano porta oggetti, in cui è presente una porta integrata USB / AUX, dona una atmosfera nuova.

Anche la strumentazione è nuova ma nel rispetto della tradizione inglese. Tutto l’abitacolo è rivestito in pelle pieno fiore inglese personalizzata con il logo della casa costruttrice inglese disseminato ovunque. A concludere il tutto l’immancabile volante in legno e alluminio marchiato Moto-Lita.

Oltre alle modifiche estetiche si è proceduto anche ad un aggiornamento ed a una elaborazione meccanica adeguata.

Sotto il cofano anteriore si trova un motore che si nella sostanza è il classico quattro cilindri da 1275cc ma pesantemente elaborato.

Il motore è stato completamente ricostruito e sincronizzato alla perfezione estrapolando un buon 30% in più di potenza, senza però comprometterne l’affidabilità necessaria ad un uso quotidiano.

A quanto mi risulta le versioni per ora disponibili sono due: una più classica e una ispirata alla vittoria del Rallye di Monte-Carlo, in cui questa seconda è ancora di più votata alla performance. Altre innumerevoli personalizzazioni e piccoli tocchi abilmente celati trasformano questa Mini in un eccezionale nuova Mini per il nuovo millennio.

Ora parliamo di prezzi, purtroppo.

Dalle prime indiscrezioni il prezzo da mettere a preventivo è di circa 50.000 sterline, nella versione base, ma gli esemplari fotografati rilevano un prezzo vicino alle 70.000 sterline.

Naturalmente essendo un prodotto da costruire attorno alle esigenze del cliente finale tutto è molto indicativo essendo, a detta della casa inglese, infinita la possibilità di personalizzazione.

Naturalmente è tutto ancora teorico perché la Mini Remastered by David Brown Automotive verrà mostrato al pubblico durante l’evento Top Marques di Monaco, prima di essere disponibile per gli ordini in numero estremamente limitato: si parla di soli 25 esemplari per la versione Monte-Carlo e forse 50 per l’altra versione.

… e ora provate a comprare una Mini-BMW!

Share This
Renzo Raimondi
Renzo Raimondi - Padre di famiglia fiero, grande appassionato di motori e auto storiche.

Commenta!

Leave a Comment

Loading Facebook Comments ...