Mercedes-Benz F-100 il prototipo, che 30 anni fa, anticipava il futuro.

Mercedes-Benz F-100 il prototipo, che 30 anni fa, anticipava il futuro.

Il futuro immaginato nel 1991 da Mercedes-Benz, così vicino al presente. La casa automobilistica tedesca, trent’anni fa presentò al pubblico il prototipo F 100, agli occhi di allora utopistico ma che con il senno dell’oggi si è rivelato premonitore su molti aspetti, dal funzionamento del telefono con pulsanti sul volante, al controllo della distanza o al sistema elettronico di monitoraggio della pressione dei pneumatici, fino al concetto allora fantascientifico di veicoli collegati in rete.

Quello che che sembrava pura fantasia trent’anni fa, è oggi parte delle autovetture e dei veicoli commerciali contemporanei. Il veicolo di ricerca è stato presentato al pubblico il 12 gennaio 1991 al North American International Auto Show (NAIAS) di Detroit.

Gli ingegneri e i progettisti avevano installato più tecnologia pionieristica nella F 100 che in qualsiasi veicolo di ricerca mai prima d’allora e un numero particolarmente elevato di sistemi della Mercedes Benz F 100 ha trovato poi la sua strada nella produzione in serie. Molti accorgimenti sperimentali riguardavano la sicurezza passiva e attiva, ma anche il funzionamento del telefono con i tasti sul volante, riconoscimento vocale, un sistema elettronico di monitoraggio della pressione dei pneumatici e una scheda chip al posto delle chiavi della macchina.

Con il livello di conoscenza del 1991, gli ingegneri e i progettisti hanno mostrato lungimiranza in termini di come le future disposizioni di sicurezza legali avrebbero influenzato la tecnologia dei veicoli e il design automobilistico. Durante lo sviluppo del F 100, erano stati presi in considerazione non solo i risultati della ricerca sugli incidenti, ma anche quelli della ricerca sociale.

Un esempio è che i dati mostrano che un’autovettura trasporta in media solo 1,2-1,7 persone nel traffico quotidiano e poiché il conducente è sempre a bordo, questa persona avrebbe dovuto poter contare sul punto più sicuro della F 100 e, per questo motivo, è seduto al centro dell’abitacolo.

Nella maggior parte delle situazioni immaginabili di incidente questa è la posizione nel veicolo che sopporta il rischio più basso. Dietro al volante era previsto uno schermo che forniva informazioni raggruppate per priorità all’interno del campo visivo del conducente, dalla velocità agli avvisi che indicano pericoli imminenti.

Numerosi componenti elettronici, come il controllo della distanza, Active Blind Spot Assist e la telecamera di retromarcia, fornivano dati e immagini per un viaggio sicuro. Anche il mantenimento automatico della corsia era già previsto tre decenni fa.

Tra le altre attrezzature figuravano sul prototipo un fax mobile e un personal computer installato permanentemente. I pannelli solari, poi, coprivano due metri quadrati della superficie del tetto e generavano fino a 100 watt di potenza per l’alimentazione.

 

 

Fonte Ansa

 

 

 

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Renzo Raimondi
Renzo Raimondi - Padre di famiglia fiero, grande appassionato di motori e auto storiche.

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