In vendita il capolavoro unico della Boschert B300 Gullwing: Un’opportunità da collezionisti.

Un’opportunità unica si presenta nel mercato delle auto d’epoca con la messa in vendita dell’unico esemplare mai realizzato della Boschert B300 Gullwing.

Questo straordinario modello, presentato con pompa e circostanza al Salone Internazionale di Francoforte del 1989 da Hartmut Boschert, è destinato a catturare l’attenzione dei collezionisti di tutto il mondo.

Originariamente concepito come una serie limitata di 300 esemplari, il progetto di Boschert per la B300 Gullwing ha preso vita alla fine degli anni ’80, quando l’ingegnere di Emmendingen decise di creare la sua versione della celebre Mercedes-Benz 300SL Gullwing. Le modifiche radicali includevano la rimozione delle portiere e l’implementazione della parte anteriore di una R129 SL sulla base di una Mercedes 300 Ce del 1988.

Il risultato fu una creazione unica, con portiere ad ala di gabbiano che attirarono l’attenzione al Salone di Francoforte del 1989. Tuttavia, la reazione del pubblico fu accompagnata da una certa sorpresa quando fu annunciato il prezzo di 186mila marchi, che all’epoca fece sollevare più di un sopracciglio.

Nonostante le aspettative iniziali di Boschert, la popolarità della B300 Gullwing non raggiunse mai le vette sperate, e nessun acquirente si fece avanti per ordinare questa versione unica. Tuttavia, la storia ebbe un lieto fine quando Boschert ricevette dieci ordini per la versione meno costosa del Boschert B300, dotata di porte standard.

Ora, questo esemplare straordinario è stato messo all’asta da RmSotheby’s, con un prezzo di riferimento che oscilla tra i 265mila e i 320mila dollari. Un’opportunità irripetibile per i collezionisti appassionati di automobili d’epoca che desiderano possedere un pezzo unico della storia automobilistica. La Boschert B300 Gullwing rappresenta un connubio affascinante di design innovativo e ingegneria straordinaria, pronto a conquistare il cuore di chiunque apprezzi l’eleganza senza tempo delle auto d’epoca.

Testo di Renzo Raimondi per Motori Storici.