Fiat 850, al lancio nel 1964 diventa un fumetto di Topolino.

Fiat 850, al lancio nel 1964 diventa un fumetto di Topolino.

E’ il 1964, un anno costellato di avvenimenti importanti, molti dei quali fanno ancora parte del nostro stile di vita (ante virus). A Milano si inaugura il primo tratto della Metro da Lotto a Sesto Marelli.

E il presidente della Repubblica Antonio Segni apre ufficialmente i 761 km del completamento della Autostrada del Sole da Napoli a Milano, passando per Bologna.

Al festival di Sanremo vince ‘Non ho l’età’ di Gigliola Cinquetti, nel negozi compaiono strani barattoli pieni di una crema dal sapore irresistibile – sull’etichetta c’è scritto Nutella – e sulle spiagge si vedono, spesso inseguiti dai vigili, i primi topless.

A Tokyo a ottobre si aprono i Giochi della XVIII Olimpiade e, a Torino, Fiat porta a regime la produzione della nuova 850 – erede della 600 e più adatta, con una velocità di 120 km/h agli spostamenti sulla rete autostradale – che è stata lanciata a maggio.

La citazione di questi ultimi due avvenimenti non è casuale, perché serve a descrivere le premesse e lo scenario di quello che resta un esempio unico di commistione (con finalità evidentemente pubblicitarie) fra le storie a fumetti pubblicate da Topolino – il settimanale per ragazzi ma letto dai grandi, che in quel periodo Mondadori pubblicava in Italia con tirature vicine al milione di copie – e un nuovo modello di auto.

Ma torniamo al maggio di 56 anni fa, quando Fiat immette sul mercato l’erede della 600, che dopo un decennio mostra segni di invecchiamento.

Nonostante la posizione dominante sul mercato interno, con oltre il 70% di quota, la Casa torinese non ha grandi budget per realizzare un modello completamente nuovo e il geniale Dante Giacosa riprende il progetto della 600, lo migliora soprattutto nel comportamento stradale e lo attualizza con una bella carrozzeria, con un abitacolo spazioso e un motore – sempre in posizione posteriore – con cilindrata di 843 cc e due varianti di potenza: 40 Cv per la Normale, che raggiunge i 120 km/h e 42 Cv per la Super che ‘fila’ a 125 km/h.

Nello sviluppare la 850, come recita uno degli slogan di lancio (‘modernità, sicurezza, economia’) gli ingegneri di Fiat hanno curato nuovi aspetti, come la resistenza della scocca negli urti e negli impieghi più severi e il livello di confort dell’abitacolo, che è stato messo a punto per ospitare comodamente i bambini nel divanetto posteriore e offrire così anche all’utenza femminile un modello al passo con l’evoluzione della società e della famiglia.

Ed ecco che nasce così il progetto ‘Mago Merlino presenta: Paperino e la 850’, una storia scritta da Rodolfo Cimino e disegnata da Giovan Battista Carpi, che viene pubblicata in dieci puntate su Topolino a partire dal fascicolo 455 del 16 agosto 1964 al 464 del 18 ottobre 1964.

La storia è divertente e tagliata su misura per presentare la nuova Fiat 850 come elemento dell’avventura e non come ‘corpo estraneo’ al mondo di Topolino. Si parte da Parigi, dove Zio Paperone, Paperino e Qui, Quo, Qua dove il ricco papero è disperato perché non ha ancora trovato nessuno disposto a collaudare un nuovo gas propellente in condizioni climatiche diverse.

Paperino e i nipotini si offrono di farlo e partono a bordo della 313, storica auto di famiglia. Pochi metri dopo la partenza la 313 si schianta però contro un lampione e situazione sembra compromessa. Ma ecco comparire sorpresa il Mago Merlino che risolve il problema facendo comparire per magia una nuova e modernissima auto, appunto la Fiat 850.

Nonostante le difficoltà create da Maga Magò che assolda la Banda Bassotti per rubare la bombola con il gas, Paperino si sposta rapidamente – attraversando le 10 puntate – con la 850 da Parigi al Belgio, all’Olanda, alla Danimarca, alla Svezia, alla Germania, alla Svizzera e arrivano in Italia con tappe a Milano, Firenze, Roma e Napoli.

La 850 ‘magica’ attraversa in nave il Mediterraneo e giunge in Africa, dove il Continente viene percorso interamente fino a Città del Capo. Ancora una nave e Paperino & C arrivano a Tokyo, dove il gas della bombola viene usato con successo per alimentare la fiamma delle Olimpiadi.

Fiat lega anche la presenza del Mago Merlino nella storia, con tutti i personaggi de La Spada nella Roccia, ad una promozione in occasione del debutto nelle sale cinematografiche il 23 dicembre del 1964, con omaggi da ritirare nelle concessionarie.

Quella della 850 su Topolino è dunque una storia di successo, e non solo a livello di giornali a fumetti (meriterà una ristampa nella serie Albi d’Oro nel 2012, andata a ruba come i primi 10 numeri).

La Fiat 850 resterà in produzione fino al 1971 e dopo 2.203.380 esemplari passa il testimone alla 127.

Marketing di un tempo…. la popolare 850 entrò nella nostra storia anche in questo modo!

 

 

Fonte Ansa

 

 

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Renzo Raimondi
Renzo Raimondi - Padre di famiglia fiero, grande appassionato di motori e auto storiche.

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