Ferrari: all’asta la collezione del ristorante “Il Cavallino” di Maranello.

Ferrari: all’asta la collezione del ristorante “Il Cavallino” di Maranello.

Per sabato 6 febbraio Artcurial ha organizzato a Parigi una vendita di Automobilia dedicata esclusivamente alla Ferrari. Una delle due collezioni presentate fu di Giuseppe Neri, l’amico di Enzo Ferrari che gestì il Ristorante “Il Cavallino”, di fianco alla Ferrari, a Maranello per 36 anni: 170 lotti che ripercorrono la storia del Cavallino Rampante.

Da sempre a Maranello era il Ristorante con la Maiuscola dove era di casa la Ferrari stessa, dal grande vecchio Drake in già tutti si son seduti ai suoi tavoli.

Un luogo in cui lo scorrere delle lancette della vita non aveva scalfito la sua destinazione: il ristorante ufficiale della Casa di Maranello, “Il Cavallino”, forse l’ultimo luogo romantico legato alla storia Ferrari ad esser rimasto intonso negli anni.

Gestito per trentasei anni da Giuseppe Neri, che ha saputo accogliere gli uomini della Rossa, da Niki Lauda a Gilles Villeneuve, fino a Michael Schumacher per non parlare dei tecnici e anche dei semplici appassionati.

Una vera e propria istituzione per gli amanti delle Ferrari e anche una tappa obbligata nella visita alla fabbrica dei bolidi di Maranello.

Sempre con cordialità e passione, servendo il loro piatto forte: i tortellini in brodo, magari accompagnati da una buona bottiglia di lambrusco, come faceva il mitico Enzo Ferrari.

La particolarità di questo posto è la grande collezione di cimeli dedicati alla storia della Ferrari, che oggi vanno all’asta.

All’intero del locale in via dell’Abetone inferiore, si potevano trovare i caschi alle pareti, le dediche, i motori da F1 esposti, tute e magliette, statue e tanto altro. Ma soprattutto qui vi mangiava in ogni occasione Enzo Ferrari, il Drake, che sceglieva tortelli burro e salvia, risotto alla parmigiana, pesce. Presso “Il Cavallino” aveva festeggiato anche l’ultimo dei suoi compleanni, quello dei novant’anni ed era stato lui a convincere l’amico Neri ad ampliare l’attività di ristorazione. Giuseppe Neri è venuto a mancare nel 2015, così le figlie hanno continuato a gestire il locale fino a quando l’anno scorso la Ferrari, proprietaria dell’immobile, non ha deciso di ammodernarlo affidando la gestione allo chef stellato Massimo Bottura.

Il 6 febbraio, a Parigi, la case d’aste Artcurial metterà all’incanto tutti i cimeli di questo luogo storico, elementi che fino a poco tempo fa facevano parte dell’arredo del locale. Fra gli oggetti più interessanti ci sono parti della Ferrari 641 di Alain Prost (base d’asta: 20-30 mila euro), il volante della 412T2 di Jean Alesi e Gerhard Berger del 1995, e anche la monoscocca appartenuta all’austriaco. Ma il fiore all’occhiello è il motore V12 di 3 litri, sempre della 412 T2, uno degli ultimi dodici cilindri del Cavallino. Era esposto all’ingresso accanto al bancone su un piedistallo di colore rosso (prezzo tra i 70 e gli 80 mila euro). Ma ci sono anche motori di supercar stradali, come il V12 della 612 Scaglietti e il V8 della Maserati Granturismo S.

Interessante anche la cover del motore della F2002, quella del terzo titolo di Michael Schumacher con la Ferrari, così come il casco del tedesco (stagione 2005) e quello di Fernando Alonso usato nel 2010, senza contare il grande numero di fotografie, poster autografati (uno di Jean Todt vale sui 1.000-1.500), la scultura di un Cavallino rampante di Domenico Poloniato, decine di modellini, volanti, lavagne usate dai meccanici, orologi, valigie, insegne, e cataloghi d’epoca.

Tutto questo è nel catalogo dell’asta: una collezione che racconta la storia della Scuderia Ferrari, anche con episodi specifici. Come la rivalità tra Alain Prost e Ayrton Senna, nel 1990. Ci sono pezzi di carrozzeria delle Ferrari 641 del 1990, di Alain Prost, con una stima compresa tra 20 mila e 30 mila euro. Poi la carrozzeria della 412 T2 di Gerhard Berger, del 1995, stimata 15.000-20.000 euro. Dallo stesso modello proviene il pezzo forte della collezione: un V12 3 litri tipo 044/1, uno degli ultimi motori 12 cilindri da F1 costruiti a Maranello, stimato tra 70.000 e 80.000 euro.

Ovviamente non mancano lotti del periodo di Schumacher, il cofano motore della F-2002, per esempio (15.000 – 20.000 euro), fotografie firmate di Jean Todt, Schumacher e Rubens Barrichello, e soprattutto caschi: due di Michael Schumacher e due di Fernando Alonso, tutti stimati 20-30.000 euro.

Interessante anche un modello da galleria del vento di Ferrari 126 CK del 1981 (stima: 12000 – 16.000 euro).

Infine, per gli appassionati di memorabilia d’epoca, non mancano pezzi di ricambio, cataloghi, manuali d’uso e strumenti di Ferrari GT anni Sessanta, tra cui il contagiri di una 250 SWB, stimato tra 1.500 e 2.000 euro; e manuali tecnici di 275 GTB / GTS (stima 6.000 – 9.000 euro).

Infine, anche alcune serie di campionari colore, per pelle e carrozzeria, compreso un set di tre, stimato in un importo compreso tra 2.000 e 3.000 euro.

Per dovere di cronaca, il ristorante è in ristrutturazione e verrà affidato dalla Ferrari, che è proprietaria dei muri, al rinomato chef modenese Massimo Bottura.

Per partecipare all’asta vi segnalo comunque il sito della casa d’aste:

www.artcurial.com

 

Buon asta a tutti nel segno del Cavallino Rampante!

 

 

 

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Renzo Raimondi
Renzo Raimondi - Padre di famiglia fiero, grande appassionato di motori e auto storiche.

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