Il dietro le quinte del Museo Alfa Romeo.

Il dietro le quinte del Museo Alfa Romeo.

Cosa succede nel “backstage”? Per tutto il 2019, il Museo Alfa Romeo di Arese ha proposto una serie di eventi per rivelare quella parte della Collezione storica che non è permanentemente esposta ma conservata nei magazzini del Museo e quindi invisibile al pubblico. 

Una volta al mese, uno di questi “oggetti” – automobili, modelli e molto altro – ha recitato in un evento chiamato Backstage: è stato esposto per un intero fine settimana e presentato al pubblico durante una conferenza approfondita arricchita con materiali provenienti dal Centro di documentazione. Inoltre, quando possibile, il Museo ha invitato gli ex dipendenti Alfa Romeo a dare una testimonianza dal vivo dell’oggetto in questione, persone che avevano lavorato personalmente al progetto ai suoi tempi, nonché esperti o fan.

Per tutto il 2019, il Museo ha quindi meticolosamente illustrato 12 capitoli nella storia dell’Alfa Romeo per mezzo di altrettanti oggetti che ora, alla fine della stagione, sfileranno insieme nel Backstage Parade al Museo Alfa Romeo di Arese.

Dal 7 dicembre 2019 al 14 gennaio 2020, il Museo metterà in mostra i veicoli meno conosciuti, come l’ Alfa 6 blindata bianca, appositamente preparata per la visita di Papa Giovanni Paolo II a Milano. Poi c’è il 164 Q4 trasformato in un camioncino per il dipartimento antincendio situato a Balocco, il centro di sperimentazione sperimentale Alfa Romeo. 

O la Matta del 1900 M , che, nel 1967, intraprese un viaggio con quattro Giulia Supers per percorrere 27 mila chilometri attraversando 24 paesi per portare un messaggio di pace con Brotherhood and Peace Raid. E poi c’era la “madre di tutti i Giulias”, cioè il prototipo temporaneo e mimetizzato della Giulia, che portava la data del 12 dicembre 1959 sulla sua griglia. O ancora il “precursore” dell’Alfa, il Darracq 8/10 HP prodotto nello stabilimento di produzione del Portello che, nel 1910, sarebbe diventato l’officina ALFA.

Esposto al Mo.Ma. a New York, il New York Taxi ideato da Giorgetto Giugiaro sulla piattaforma dell’Alfa Romeo F12 anticipò molte delle tendenze future nel design automobilistico. 

Poi è arrivato il prototipo del Tipo 103, un progetto futuristico per una vetturetta degli anni ’50. I riflettori puntarono anche sul motore Wankel e sul CEM (Electronic Engine Control), un esempio di eccellenza tecnologica dei primi anni ’80 che ha portato l’Alfa Romeo in prima linea in termini di applicazione dei dispositivi elettronici nell’industria automobilistica. 

E ancora, la sezione ” di l’Alfetta, che mette a nudo il funzionamento di ogni componente, dal corpo alle sospensioni, dal motore a “doppio albero” al cambio e all’intero sistema di trasmissione e frenata.

La mostra si chiude con alcuni elementi che testimoniano la sensibilità e l’impegno dell’Alfa Romeo, anche oltre l’industria automobilistica: il prototipo futuristico di una cucina progettata durante la seconda guerra mondiale e mai lanciata in produzione, e la serie di sculture d’autore intitolate “Alfa Romeo ai suoi piloti”, venti trofei realizzati tra il 1963 e il 1982 dai più grandi artisti italiani dell’epoca.

La mostra Backstage Parade rimarrà aperta dal 7 dicembre 2019 al 14 gennaio 2020 e lascerà quindi spazio ai pezzi della collezione storica Alfa Romeo che saranno protagonisti nell’edizione 2020 del Backstage.

A volte sorprende quanti tesori e curiosità si nascondono nel dietro le quinte!

 

Fonte Museo Alfa Romeo

 

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Renzo Raimondi
Renzo Raimondi - Padre di famiglia fiero, grande appassionato di motori e auto storiche.

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