Una Mini speciale all’asta a fine febbraio.

Che a Motori Storici piace la Mini è cosa risaputa ed all’ora quando trovo una Mini particolare non posso fare a meno di raccontarla.

Poche auto nella storia sono diventate icone come la Mini, magari facendo una comparsata in un grande film come la Shelby 390 Gt verde che guidava Steve McQueen nel film Bullitt, oppure la mitologica livrea Gulf della GT 40 che corse a Le Mans, ma per quanto riguarda il mondo dei rally le immagini che ogni appassionato ricorda è sicuramente le scorribande notturne sul Col del Turini delle rosse Mini-Cooper S ‘di Aaltonen, Makinen e Hopkirk nelle edizioni  ’64, ’65 e ’66.

Quando queste immagini si radicano nel cuore di un appassionato è la naturale evoluzione provare a realizzare una replica della macchina che ognuno di noi sogna, anche perché le versioni originali sono arrivate a cifre improponibili, con buona pace dei puristi.

Questo è quello che è successo a David Becket, un appassionato inglese con il tarlo della Mini che, favorito anche dalla disponibilità di ricambi tipica dell’Inghilterra, è riuscito a realizzare una “race replica” che è talmente fedele all’originale che difficilmente si potrebbe distinguere da quest’ultima.

Basata sulla scocca di una Mini originale del 1960 (prima registrazione gennaio 1961) questa Mini riproduce un tutto una Mini Cooper S di quelle ufficiali che corsero il Rallye di Monte-Carlo.

Nel 2007, la vettura è stata venduta negli Stati Uniti dove si ha avuto notizia di un utilizzo in gare a “regolarità media” e prove a tempo. Nel 2015, è stata rimpatriata nel Regno Unito ad opera di una ditta specializzata in MGA, e successivamente venduta a Mike Wilkinson (di M & C Wilkinson Ltd.).

Acquistata come passatempo in realtà la nostra Mini replica è stata utilizzata pochissimo negli ultimi anni ed ora andrà all’asta da Silverstone Auction a Coventry il prossimo 24 febbraio durante la manifestazione Race Retrò.

Queste alcune delle caratteristiche di questa Mini speciale che è stata valutata dalla casa d’aste di un valore tra le 15 e le 20 mila sterline.

Il motori è stato completamente elaborato con pezzi originali di una Cooper S da 1275 cm3 con testa e condotti lucidati, dotata fra l’altro di una bella coppia di carburatori doppio corpo Weber, rivisto tutto il circuito dell’olio con tubazioni a maglia intrecciata e pompa dell’olio maggiorata, alternatore da competizione, come è stata aggiornata anche tutta la linea di scarico dal collettore fino al terminale di scarico. Al cambio si sono aggiornati con rapporti corti da corsa, volano alleggerito e nuova frizione.

Le imprescindibili ruote Minilite 5 “x 10” montano pneumatici Yokohama A008 con sospensioni regolabili; naturalmente non potevano mancare i due serbatoi benzina posteriori, uno dei marchi di fabbrica delle versioni competizione, come i sedili corsa e un bellissimo volante Moto-Lita, e una infinita serie di migliorie difficili da elencare tutte perciò vi rimando alle immagini.

Ultimamente la Mini è stata ulteriormente aggiornata e tagliandata dallo stesso

Wilkinson e si presenta in eccellenti condizioni, tanto da farne una delle migliori Mini in vendita in questo periodo, sempre tendendo bene a mente che si tratta di un omaggio alle vetture ufficiali che corsero in quei mitici anni sessanta.

Insomma una Mini esteticamente ineccepibile e meccanicamente raffinata tanto che è considerata molto competitiva per chi volesse utilizzarla in gara, anche se consiglio il divertimento personale imprescindibile con un’auto così, indifferentemente da dove la si voglia portare, pista o terra che sia.

Difficile dire quanto possa essere considerata una replica, visto che altro non è che una elaborazione di una Mini originale degli anni sessanta; certo è che a me fa battere il cuore!

Mi permetto di suggerirvi una buona motivazione: come la vedete come regalo per San Valentino?