Zagato 100: il libro che festeggia la ricorrenza.

Zagato 100: il libro che festeggia la ricorrenza.

Il 2019 è stato l’anno del centenario di Zagato e questo volume vuol clebrare con un approccio completamente nuovo l’affascinante eredità dell’Atelier e la sua visione per il futuro.

La Zagato è un’azienda italiana impegnata nella realizzazione di carrozzerie per automobili. 

Unitamente ad altre prestigiose carrozzerie italiane ha rappresentato per anni il fiore all’occhiello del design italiano nel settore delle quattro ruote.

Venne fondata a Milano da Ugo Zagato, nel 1919, con l’intento di trasferire nel settore automobilistico le applicazioni di tecnologia aeronautica, apprese durante il periodo bellico, quando aveva lavorato per un’industria aeronautica. Le carrozzerie Zagato di distinsero subito per il design avanzato, la leggerezza e l’eccellente aerodinamica.

La grande intuizione di Ugo Zagato, già nella prima metà degli anni Venti, fu di abbandonare l’uso di strutture in legno, sostituendole con sagomate ed essenziali armature in acciaio, sormontate da leggere carrozzerie in alluminio.

Dai suoi studi uscirono versioni speciali di modelli di serie di varie case automobilistiche, sia italiane come Ferrari, Lancia, Lamborghini, Fiat, Maserati ed Alfa Romeo ma anche estere come Aston Martin.

La notorietà arrivò con le Alfa Romeo carrozzate negli anni ’30, come la 6C 1500 Compressore del 1929, la 6C 1750 Gran Sport (1932) e la 8C 2300.

E come non ricordare l’Alfa Romeo SZ dei gironi più recenti (era stata presentata nel 1989) ma anche la Lancia Aprilia Sport del 1937 oppure la stupenda, a mio avviso, Maserati A6G/54 del 1954.

Dopo la seconda guerra mondiale l’attività riprese con la cosiddetta serie “Panoramica” (1946), progettata da Vieri Rapisulla base di un progetto per la Isotta Fraschini Monterosa. Le Panoramica (costruite su meccanica Fiat 500 e 1100, ma anche su base Ferrari 166 e Maserati A6 1500) erano berlinette a due posti caratterizzate dall’ampia vetratura (con vetri supplementari sopra il parabrezza).

L’attività Zagato ebbe un vero boom negli anni ’50 e ’60, specialmente nel campo delle Gran Turismo senza però tralasciare il “vecchio amore” Alfa Romeo, vennero vestite con linee filanti e aerodinamiche, caratteristica delle auto della carrozzeria milanese era il tetto a “doppia bolla” che divennero un tratto distintivo riprodotto anche nelle realizzazioni moderne.

Dagli anni ’70 la Zagato, sotto la guida Elio Zagato figlio del fondatore, con il ridursi delle commesse da parte delle grandi case automobilistiche, iniziò ad interessarsi anche al design industriale.

In tempi più recenti l’azienda è passata nelle mani di Andrea Zagato (nipote del fondatore) e ha la sua nuova sede a Rho, nell’hinterland milanese.

Il suo stabilimento occupa un’area di 23.000 metri quadrati, di cui 11.000 coperti.

Ma la Zagato non è solo un costruttore di sublimi automobili ma spazia anche nel settore industriale, infatti tra le operazioni più recenti della Zagato vi è il disegno per ATM Milano dell’Eurotram su base Bombardier Flexity Outlook.

Al salone dell’auto di Ginevra del 2007 ha firmato ancora un punto nella storia del design motoristico con il concept Diatto Ottovù. 

Nel 2010 festeggia il centenario Alfa Romeo (e i 90 anni di collaborazione con essa) presentando l’Alfa Romeo TZ3 Corsa che vince il premio design concept award al Concorso d’eleganza Villa d’Este, un anno dopo inizia la produzione in piccola serie della TZ 3 Stradale.

Nelle pagine patinate di questo volume, si possono trovare i rendering di oltre 40 progetti, che ritraggono la storia della Zagato attraverso il linguaggio del suo design.

Edito da Rizzoli, potete trovare nelle migliori librerie in vendita a € 50,00.

 

Che altro aggiungere se non un bel… buona lettura!

 

 

 

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Renzo Raimondi
Renzo Raimondi - Padre di famiglia fiero, grande appassionato di motori e auto storiche.

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