Torino dedica una via a Carlo Abarth.

Torino dedica una via a Carlo Abarth.
Torino dedica una via a Carlo Abarth, fondatore della leggendaria casa automobilistica dello scorpione che quest’anno festeggia i 70 anni.

“E’ la dimostrazione di quanto la città sia legata alla nostra storia – commenta Luca Napolitano, head of Emea Fiat and Abarth brands – uno spunto per guardare al futuro di questa marca con passione ed energia rinnovata”.

A Carlo Abarth è stato intitolato un tratto di via Anselmetti. “Quella di oggi è la giornata più emozionante di un anno per noi importante – aggiunge Napolitano – Un momento indimenticabile, che chiude nel migliore dei modi l’anno di festeggiamenti”.

“Volevamo iniziare come Carlo Abarth avrebbe voluto, con record e vittorie – osserva – e ci siamo riusciti. Abbiamo fatto il record storico delle vendite, con 25 mila unità vendute nel 2018, e sul fronte delle vittorie la 124 Rally ha portato a casa, per la prima volta, il campionato europeo e del mondo nella categoria Rgt”.

A ricordare Carlo Abarth “imprenditore e innovatore” anche il presidente del Consiglio comunale, Francesco Sicari. “In una società come la nostra – ha detto – che vede l’automobile come uno dei veicoli maggiormente utilizzato per il trasporto privato, il marchio Abarth rappresenta qualcosa di più, un vero e proprio carattere distintivo.

Non sta a me fare ipotesi su quello che sarà il futuro della mobilità – ha aggiunto – ma sta a me unire il nome di Carlo Abarth con Torino, una città che dall’industria automobilistica ha per decenni ottenuto molto, con l’auspicio che possa ottenere ancora in futuro, magari sotto il segno dello Scorpione”.

Per Roberto Giolito responsabile dipartimento Heritage di Fca “non è casuale la scelta del sedime intitolato e dimostra che i valori e gli ideali del grande patrimonio automobilistico torinese continuano ad animare l’attività della nostra azienda”.

Fra i presenti allo scoprimento della targa anche Arturo Merzario che cominciò la sua carriera di pilota proprio con lo Scorpione. “Carlo Abarth – ricorda – mi prese come un padre e mi fece ragionare, mi fece capire che le corse non erano solo essere veloci, scapestrati, incoscienti; mi insegnò come farle diventare un lavoro. E così è stato per 55 anni”.

Anneliese Abarth, sogno museo dedicato a mio marito.

Un museo per ricordare la vita e le creazioni di Carlo Abarth. E’ il desiderio di Anneliese Abarth, moglie del fondatore della casa automobilistica dello Scorpione, che questa mattina ha partecipato all’intitolazione di una via, nel quartiere torinese di Mirafiori Sud, all’imprenditore di origine austriaca diventato cittadino italiano nel ’45.

“Sono molto emozionata – ha detto la signora Anneliese, oggi presidentessa della Carlo Abarth Foundation – e credo sia giusto che Carlo venga ricordato con una strada a Torino. Una cosa che mi spiace – ha aggiunto – è che non esista ancora un museo Carlo Abarth, questo è il mio sogno e lavoro su questo progetto. Credo che Torino sia la città giusta per ospitarlo – ha concluso -, qui c’è la Abarth e tutta la vita che Carlo a vissuto”.

Un bel Museo, dedicato allo scorpione, lo sogniamo tutti!

 

Fonte Ansa

 

 

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Renzo Raimondi
Renzo Raimondi - Padre di famiglia fiero, grande appassionato di motori e auto storiche.

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