A Silverstone asta di oggetti appartenuti a Stirling Moss.

A Silverstone asta di oggetti appartenuti a Stirling Moss.

C’è grande attesa e grande emozione, vista la portata del personaggio coinvolto, per l’asta di Silverstone Auctions che proporrà venerdì 13 e sabato 14 prossimi una vasta collezione di memorabilia e altri oggetti appartenuti a Sir Stirling Moss.

Il catalogo consultabile online (https://www.silverstoneauctions.com/news/the-sir-stirling-moss-obe-collection) presenta 50 lotti che comprendono oggetti davvero personali, come il passaporto rilasciato nel marzo 1985 e timbrato con oltre 100 visti riferiti ai suoi tanti viaggi nel mondo intero.

Chi parteciperà all’asta – anche via web – potrà aggiudicarsi senza prezzo di riserva (cioè in base all’offerta più alta) ricordi davvero unici, come la targa metallica del Gran Premio di Sanremo del 1951, disputato (fuori dal campionato di F1) sul circuito di Ospedaletti. La gara fu vinta da Alberto Ascari su una Ferrari e Moss arrivo quinto al volante di una HWM-Alfa di Formula 2.

Fra i tanti oggetti del grande campione britannico che saranno messi all’asta da Silverstone Auctions figurano anche un paio di tute dell’epoca, di tessuto azzurro non ignifugo e personalizzate – come si usava allora – con il solo ricamo del nome e un piccolo scudetto.

Uno dei pezzi forti, che sarà venduto con una collezione di oltre 20 immagini che testimoniano l’uso da parte di Sir Stirling mossMoss, è rappresentato dall’orologio in oro realizzato da Schindler of London nel 1954 su movimento Jaeger LeCoultre e che accompagnò il pilota in oltre 200 gare. La caratteristica di questo pezzo – una vera rarità che potrebbe raggiungere all’asta un prezzo di assegnazione molto elevato – è data dal cinturino, in oro con struttura aperta che venne disegnato dallo stesso Moss.

Poiché all’epoca si correva con auto a motore anteriore, il pilota veniva investito durante prove e gare dai ricchi di olio provenienti dagli sfiati del propulsore, cosa che impediva di indossare orologi con cinturino in pelle, facilmente deteriorabili. E Moss progettò questo bracciale aperto in oro, che poteva essere pulito senza difficoltà.

Il grande campione britannico lo utilizzò fino al 1992, quando essendo diventato testimonial di Chopard, fu costretto a mettere in cassaforte il suo fedele Jaeger LeCoultre. Per gli amanti degli aneddoti, questo è l’orologio che stava al polso di Moss quando vinse nel 1955 la 1000 Miglia al volante della iconica Mercedes numero 722.

 

 

Fonte Ansa

 

 

 

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Renzo Raimondi
Renzo Raimondi - Padre di famiglia fiero, grande appassionato di motori e auto storiche.

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