Salone Auto Torino 2024: ASI protagonista con la Collezione Bertone e il fascino del motorismo storico.
Dal 13 al 15 settembre, Torino accoglie la prima edizione del Salone Auto Torino, una kermesse automobilistica che si svolgerà nel cuore della città sotto la Mole Antonelliana. L’evento si distingue per il suo format innovativo, che unisce esposizioni statiche ed esibizioni dinamiche, aperte gratuitamente al pubblico dalle 9:00 alle 23:00.
Tra i protagonisti indiscussi dell’evento spicca l’Automotoclub Storico Italiano (ASI), ente nazionale di riferimento per il motorismo storico, che ha sede proprio a Torino.
Oltre a patrocinare l’evento, ASI partecipa con un’esposizione di dieci vetture della prestigiosa Collezione ASI Bertone, presentata in Piazzetta Reale. Questa collezione rappresenta un viaggio nel design automobilistico firmato dalla celebre Carrozzeria Bertone, con prototipi e auto uniche realizzate da maestri come Marcello Gandini, Marc Deschamps, e altri.
La star dell’esposizione è senza dubbio la Lamborghini Miura S del 1967, auto personale di Nuccio Bertone e simbolo delle supercar italiane. Accanto a lei, un’incredibile schiera di showcar e one-off, tra cui l’Autobianchi Runabout del 1969, la Citroën Camargue del 1972, e la BMW Birusa del 2003, che partecipano anche alle parate cittadine previste per venerdì 13 e sabato 14 settembre. Le vetture sfileranno da Piazza San Carlo a Piazza Castello, attraversando Via Roma.
ASI, inoltre, ha allestito un’area espositiva nei suggestivi Giardini Reali, dove sono esposte auto “centenarie” che raccontano le origini della mobilità. Anche queste vetture saranno protagoniste della parata inaugurale di venerdì 13 settembre.
Lo stand ASI, situato in Piazzetta Reale e realizzato in collaborazione con Banca del Piemonte, sarà un punto di riferimento per gli appassionati. Durante l’evento, verranno organizzate speciali “master class” in collaborazione con lo IAAD (Istituto d’Arte Applicata e Design), per esplorare la storia del design automobilistico, in particolare attraverso la Collezione ASI Bertone.
Un altro evento di grande rilievo è previsto per sabato 14 settembre: presso la sede di Villa Rey verrà inaugurata la mostra ModenArt – Gli scultori della velocità e il mito della Ferrari 250 GTO, un omaggio ai maestri carrozzieri modenesi che hanno dato vita alle vetture sportive più iconiche della storia.
Nell’ambito della mostra, verrà inoltre presentato il premio giornalistico ASI Classic Motor Press Award 2025, che mira a riconoscere il ruolo fondamentale dei giornalisti nel diffondere la cultura del motorismo storico.
Questo Salone Auto Torino non è solo un’esposizione di auto d’epoca, ma un’occasione per celebrare il design, l’ingegno e lo stile che hanno reso il motorismo italiano un simbolo di eccellenza nel mondo.
LE AUTO DELLA COLLEZIONE ASI BERTONE ESPOSTE IN PIAZZETTA REALE
Lamborghini Miura S, 1967 | Designer: Marcello Gandini
La linea che Marcello Gandini disegnò per Bertone fu in grado di “vestire” la meccanica della nuova Lamborghini dotata del rivoluzionario motore 12 cilindri trasversale. La Miura è sinuosa ma vigorosa e fu la vettura che contribuì a proiettare il produttore emiliano nell’Olimpo delle supercar. Questo esemplare fu quello personale di Nuccio Bertone.
Autobianchi Bertone Runabout, 1969 | Designer: Marcello Gandini
Nel 1969 Bertone scelse la briosa meccanica dell’Autobianchi A112 per presentare una stravagante barchetta a cuneo disegnata da Marcello Gandini, sulla quale spiccano i proiettori all’altezza dei montanti alle spalle dell’abitacolo. La soluzione di rovesciare la meccanica di una “tutto avanti” come la A112, montando il motore e la trasmissione in posizione posteiore, servì come banco di prova per la futura Fiat X1/9.
NSU Trapèze, 1973 | Designer: Marcello Gandini
Per il Salone di Parigi del 1973, Bertone presentò una bellissima sportiva su base NSU Ro80. Il prototipo Trapèze monta il motore al centro, fra i due sedili posteriori, sfruttando la forma triangolare del propulsore Wankel di tipo “rotativo”. L’auto ha il profilo basso e sfuggente, il parabrezza panoramico, la coda raccolta e tagliata di netto.
Chevrolet Corvette Ramarro, 1984 | Designer: Marc Deschamps
Uno dei grandi obiettivi di Bertone fu di carrozzare un telaio Chevrolet Corvette con alcuni criteri ritenuti rivoluzionari. Ci riuscì nel 1984 con la Ramarro, vettura sperimentale con il motore “sezionato” spostando radiatore e condizionatore al posteriore. Soluzione che, insieme alle porte laterali con apertura scorrevole in avanti, permise un design modernissimo.
Porsche Karisma, 1994 | Designer: Luciano D’Ambrosio
La Porsche Karisma, presentata dalla Carrozzeria Bertone al Salone di Ginevra del 1994, era una interpretazione di coupè sportivo a quattro posti, realizzata in un momento in cui il costruttore tedesco aveva accantonato l’idea di una berlina a quattro porte (la Type 989, antenata della futura Panamera). Per il suo design curato da Luciano D’Ambrosio venne utilizzata la base della Porsche 911 modello 964, alla quale venne allungato il passo di 53 centimetri.
Lancia Kayak, 1995 | Designer: Luciano D’Ambrosio
Basandosi sulla Lancia K berlina, Bertone volle rivisitare il concetto di Granturismo all’italiana presentando la versione coupé battezzata Kayak: cofano lungo e slanciato, coda morbida ma spiovente, abitacolo comodo per quattro persone con allestimenti pregiati. Sotto il cofano, il 5 cilindri di 2446 cc da 175 CV già adottato sull’ammiraglia di casa Lancia.
Alfa Romeo Bella, 1999 | Designer: Luciano D’Ambrosio
Con la Bella realizzata sulla base dell’ammiraglia Alfa Romeo 166 la Carrozzeria Bertone torna ad esprimersi sul concetto di coupé sportiva a quattro posto che ha sempre fatto parte della sua tradizione. Quest’unico esemplare prodotto, presentato al Salone di Ginevra del 1999, presenta un frontale molto aggressivo che si sviluppa dal grande scudo Alfa Romeo. Il parabrezza e i finestrini laterali formano uno spettacolare vetro panoramico che avvolge l’intero padiglione.
Bertone Birusa, 2003 | Designer: Giuliano Biasio
L’ultima vettura della Bertone battezzata con un detto piemontese, “Birusa” (che vuol dire audace, ardimentosa), è proposta nel 2003 per omaggiare la figura di Eva Marzone, nota negli ambienti sportivi con il nomignolo di “Birusa”, motociclistica torinese degli anni Trenta. Il telaio deriva dalla BMW Z8.
Aston Martin Jet 2, 2004 | Designer: Giuliano Biasio
Basata sul telaio in alluminio e fibra di carbonio del prototipo V12 Vanquish ma allungata di 210 mm, la Jet 2 presentata nel 2004 sul palcoscenico del Salone di Ginevra rende omaggio alla Bertone Jet del 1961 basata sulla DB4 GT. Questa concept car “shooting break” ha ampio spazio per quattro persone e una linea – soprattutto al posteriore – inconfondibilmente Bertone.
Fiat Barchetta, 2007 | Designer: David Wilkie
Dopo che la Fiat Barchetta di serie lascia la scena senza eredi, nel 2007 Bertone ne reinterpreta il concetto con una vettura scoperta compatta, divertente e molto “preziosa” grazie alla carrozzeria in alluminio spazzolato e vetro. Le portiere si aprono verso l’alto, all’indietro, la linea di cintura è molto alta avvolgendo e proteggendo i due passeggeri fino alla testa. Il pianale e la meccanica sono della Fiat Panda 100 HP.
Testo di Renzo Raimondi per Motori Storici.
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