Renault R5, a Retromobile 50 anni della cittadina disinibita.

Renault R5, a Retromobile 50 anni della cittadina disinibita.

Retromobile, il Salone parigino dedicato al mondo delle auto storiche e da collezione aprirà i battenti domani 16 marzo nella tradizionale sede di Paris Expo Porte de Versailles con una grande retrospettiva dedicata ad un modello che nessuno – quando apparve nei primi mesi del 1972, mezzo secolo fa – avrebbe mai immaginato poter diventare oggetto di culto nei garage degli appassionati.

Esattamente 50 anni fa, la Renault R5 fece compiere all’auto popolare, quella adatta ad ogni tipo di utente, un balzo in avanti verso la modernità. Arrivava dieci anni dopo la 4L, altra icona della Losanga e dell’industria automobilistica francese, ed è il compito di sostenere l’evoluzione della società proprio per essere una city car elegante e versatile.

A Retromobile 2022, sullo sfondo della musica yé-yé, della moda dei pantaloni a zampa e dei mobili di plastica, si potrà percepire il valore della R5 colorò le strade con le sue tinte forti – giallo, arancione, verde mela, azzurro baby – e perfino con interni rivestiti di materiali rubati alla moda del tempo, come il cirè (il tessuto ricoperto di vinile), che veniva proposto in un blu elettrico in combinazione con la vernice arancio.  

Renault R5 – spiegano gli organizzatori delle mostra – accompagnava i cambiamenti della società segnati dall’emergere di una classe media, dal miglioramento del tenore di vita, ma anche dall’emancipazione delle donne, dall’emergere di nuovi quartieri urbani e dal conseguente allungamento degli spostamenti in città.

‘Una cittadina disinibita’ così veniva definita nella pubblicità di Renault questa nuova city car che non sostituiva nulla di ciò che esisteva e rivoluzionava il panorama automobilistico. Grazie alla compattezza (solo 3,50 metri di lunghezza) e allo stile squadrato della carrozzeria hatchback due porte più portellone, si prestava a molteplici usi ed era a suo agio nelle strade urbane più strette come in autostrada.   

Le city car di oggi devono molto alla R5, ad esempio perché rompe con i canoni dell’epoca, con i suoi paraurti in plastica, la sua plancia rivestita di imbottitura in skai nero, le grandi porte senza maniglie e comodi i sedili rivestiti in vinile completavano il ritratto di una cittadina decisamente disinibita.

Al contrario dell’aspetto esterno e dell’abitacolo, Renault scelse per R5 molte soluzioni collaudate sui precedenti modelli a trazione anteriore (come R4, R16 e R6) utilizzando una scocca autoportante, con motore installato in posizione longitudinale e il cambio è disposto a sbalzo in avanti per non invadere l’abitacolo.

La meccanica proveniva dalla banca d’organi della Losanga: per R5 L, versione entry-level, il motore era lo stesso 4 cilindri da 782 cc e 34 Cv della R4. Nella R5 TL c’è invece un gruppo derivato dalla R8, il 956 cc da 43 Cv che spinge l’auto a 135 km/h.

I clienti e la stampa approvano questa versione TL, un successo che incoraggia Renault a salire ancora nelle cilindrate e nelle prestazioni. In sequenza arrivano la LS con il 1.3 litri della R12 TS da 64 Cv, la TS e poi l’Alpine, con cui la R5 diventa modello sportivo con testata in lega leggera motore da 1,4 litri e 93 Cv, il tutto completato dal cambio a 5 marce della R16 TX. La R5 Alpine supera i 170 km/h. 

Nel 1979 la R5, ancora all’avanguardia, debutta in versione a 5 porte e offre una nuova plancia. L’anno successivo, l’apice viene raggiunto con il lancio della R5 Turbo, riconoscibile per la sua carrozzeria allargata e l’installazione del motore in posizione centrale posteriore e trazione sul retrotreno.

Per far fronte alla crescente concorrenza e in particolare all’arrivo della Peugeot 205, Renault sostituisce la R5 con la Supercinque nel settembre 1984. Con il contributo del designer torinese Marcello Gandini e attorno allo slogan ‘Plus 5 que la 5’, la Casa della Losanga sviluppa una vettura di segmento B più moderna, più vivibile e più efficiente.

L’operazione è un successo e la Supercinque diventa il modello più venduto in Francia. Nel 1990, dopo diciotto anni di leale servizio, l’azienda Billancourt manda in pensione l’ormai iconica R5 per lasciare il posto alla Clio.
  

Fonte Ansa

 

 

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Renzo Raimondi
Renzo Raimondi - Padre di famiglia fiero, grande appassionato di motori e auto storiche.

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