Raid 2 Fornaci 2020, le auto d’epoca invadono il Polesine per un tour di beneficenza tra arte e cultura.

Raid 2 Fornaci 2020, le auto d’epoca invadono il Polesine per un tour di beneficenza tra arte e cultura.

Dopo più di un lungo anno di preparativi e diversi rinvii, domenica 4 ottobre è andato finalmente in scena il Raid 2 Fornaci, raduno di vetture storiche con itinerario panoramico nel territorio polesano.

Promotrice di tale iniziativa di beneficenza è stata la Presidente della LILT di Rovigo Maria Iside Bruschi con l’obiettivo di raccogliere fondi per l’acquisto di un caschetto per ridurre la caduta dei capelli nei pazienti chemioterapici. Teatri della scena la città ospitale Lendinara nonché luogo di partenza dell’evento; il suggestivo castello medioevale di Arquà scelto come tappa intermedia e l’oasi golena Piarda di Villanova Marchesana come arrivo del tour.

La scenografia è stata abilmente diretta dalle amministrazioni comunali e dalle rispettive Pro Loco avvalendosi inoltre della collaborazione del Club Amici Auto d’epoca Lendinara, del Progetto 3M e di Aries Eventi. Le adesioni sono state numerose e, alle 9.30 del mattino, in Piazza Risorgimento di Lendinara si potevano ammirare ben 67 bellissime vetture storiche provenienti da varie parti del Veneto e perfino dalle regioni limitrofe.

Il parco auto era davvero ricco di esemplari che hanno fatto la storia del motorismo internazionale. Si poteva così spaziare da alcune fuoriserie americane come Corvette e Mustang alle intramontabili Porsche. Tra le molte spiccavano sicuramente una filante Mercedes Pagoda del 1967 e una graziosa barchetta Fiat Sport C del 1950. Non solo vetture ultratrentennali ma anche diverse “yountimer” degli anni Novanta, molto apprezzate dai giovani che si vogliono avvicinare a questo affascinante mondo.

Tra i vari partecipanti hanno aderito anche il Presidente nazionale del Registro Italiano Veicoli Storici e il Dott. Giuseppe Ungaretti, noto esponente dell’ACI che, per l’occasione, ha promosso la Gionata Mondiale del Motorismo Storico. Verso le 10.45, ad aprire il lungo corteo che ha colorato le strade dell’Atene del Polesine l’ospite d’onore di questa prima edizione: la Polizia di Stato che ha omaggiato tutti gli equipaggi partecipando con la celebre Lamborghini Hurácan accompagnata dalla storica Alfa Romeo Giulietta.

Subito a seguire, alcuni modelli di Ferrari in rappresentanza della rossa più famosa al mondo che hanno scaldato l’atmosfera con i loro motori rombanti. La prima parte dell’itinerario, articolato lungo strade secondarie presidiate nei punti critici sia dalla Protezione Civile locale sia dal comando dei vigili, ha previsto il corretto transito dei partecipanti a Villanova del Ghebbo, Fratta Polesine e Villamarzana.

Scenografico è stato il passaggio del corteo nel paese natale di Matteotti, quando le 67 vetture, attraversando il ponticello sullo Scortico, si sono trovate immerse nel contesto palladiano delle Ville Badoer e Avezzù. Non da meno l’arrivo al castello di Arquà Polesine quando il gruppo degli sbandieratori e musici arquatesi ha omaggiato gli ospiti a suon di tamburi e di chiarine facendo volteggiare in cielo le pittoresche bandiere medioevali. In tale contesto i partecipanti sono stati accolti da alcuni figuranti abbigliati con i vestiti tipici dell’epoca per un piccolo rinfresco e allietato da dolci note di musica classica suonata da un clarinettista e da una violinista del Progetto 3M. n questa storica cornice ha avuto luogo il significativo gemellaggio della LILT di Rovigo con quella di Modena. Terminato il pit stop, il corteo si è messo nuovamente in moto in direzione Polesella. Saliti sull’argine del Po, la tappa successiva è stata Crespino con l’attraversamento della famosa Piazza Fetonte in cui gli equipaggi hanno potuto ammirare lo stile barocco romano della Chiesa di San Martino e Severo.

L’arrivo per le 13.30 a Villanova Marchesana è stato trasmesso in diretta da Delta Radio che ha seguito le fasi finali del tour. Di forte impatto il parcheggio finale delle vetture che hanno occupato parte della strada arginale appositamente chiusa per l’evento.

A fare gli onori di casa nella Piarda, oltre all’Amministrazione comunale che ha efficientemente organizzato l’area attrezzata sulle rive del Po, anche la Presidente Bruschi che ha ringraziato gli equipaggi per la calorosa partecipazione e la sensibilità per la prevenzione oncologica. All’ombra delle 2 fornaci Etna e Totti, simboli dell’archeologia industriale del secolo scorso, gli equipaggi si sono potuti così rilassare tra cibo, bevande e dolci. Diverse ceste omaggio e spumanti magnum sono stati estratti a sorte con una simpatica lotteria.

Fatalità vuole che il primo premio sia stato assegnato proprio alla BMW 327 del 1938 di un equipaggio mantovano e da tutti considerata il “best of show” dell’evento per l’elegante e filante carrozzeria.

Dunque una giornata in cui la passione per il motorismo storico ha fatto da catalizzatore a una manifestazione il cui fine ultimo è quello di sensibilizzare le persone di fronte all’importanza della prevenzione e della ricerca contro le malattie tumorali.

Notevole è stato l’entusiasmo dei partecipanti e, dato il successo ottenuto, non resta che augurarci possa esserci una futura edizione.

 

 

Fonte Ufficio Stampa Raid 2 Fornaci, Michele Schiesaro, che ringrazio!

 

 

 

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Renzo Raimondi
Renzo Raimondi - Padre di famiglia fiero, grande appassionato di motori e auto storiche.

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