Quarantasette anni fa il lancio dell’iconica Range Rover

Quarantasette anni fa il lancio dell’iconica Range Rover

Riuscito mix tra suv e auto di lusso debuttò il 19 giugno 1970.

L’anno è il 1970 e in giugno le prime pagine dei giornali ospitano avvenimenti come il lancio della capsula Sojuz 9 con due astronauti a bordo dal cosmodromo sovietico di Bajkonur, come l’indipendenza delle Isole Tonga dalla Gran Bretagna o, ancora, come la conquista della parete inviolata del Nanga Parbat da parte dei fratelli Messner.

Ma per gli appassionati di auto, e di fuoristrada in particolare, quel 1970 e tre giorni di giugno – il 17, il 18 e il 19 – sono una data forse ancora più importante: esattamente quarantasette anni fa il marchio Land Rover (allora parte della British Motor Corporation) presenta alla stampa internazionale un modello rivoluzionario, conosciuto durante lo sviluppo come Velar, e finalmente svelato come Range Rover.
Un suv modernissimo, antesignano dei modelli attuali, che in quei giorni del giugno 1970 viene messo a disposizione per le prove su strada e in off-road in 20 esemplari – tutti con targhe progressive che partono da NXC 231H – nelle caratteristiche tinte pastello della prima serie a 2 porte: Davos White, Tuscan Blue, Sahara Dust, Bahama Gold, Lincoln Green and Masai Red.

Il luogo di questo storico evento, di cui restano alcune immagini, è il Meudon Hotel, nei pressi di Falmouth, sulla costa meridionale della Cornovaglia.

La nuova Range Rover stupisce subito non solo per la purezza del suo design, per la spaziosità e funzionalità interna e per le doti del suo motore V8 3.5 benzina fornito dalla americana Buick, ma anche per la guidabilità e le prestazioni sull’asfalto pur mantenendo intatto il tipico dna Land Rover nel fuoristrada.

Come gli altri modelli della Casa britannica – allora soltanto le ‘spartane’ Series II derivate dalle 88 e 109 – anche la Range Rover ha una carrozzeria in alluminio, un telaio separato e un riduttore che aggiunge ai quattro rapporti normali (velocità massima 160 km/h) anche quattro marce ‘corte’.

Non c’è ancora il servosterzo, ma la Range porta al debutto una importante novità: la cintura di sicurezza integrata, ai posti anteriori, nello schienale del sedile.

I commenti della stampa sono tutti più che positivi e il successo commerciale è immediato, tanto che la Range Rover – che compare nei luoghi mondani, al posto delle Bentley e delle Rolls, oltre a sfidare percorsi off-road al limite dell’impossibile – viene acquistata in un numero di esemplari ben superiore alle previsioni e la lista di attesa supera i 24 mesi.

Da allora la Range Rover è diventata il simbolo della creatività e della capacità di Land Rover nel conciliare caratteristiche apparentemente agli antipodi, come appunto l’essere auto premium da usare in città e per i lunghi viaggi sulle autostrade, ma anche perfetta e affidabile compagna per i momenti più avventurosi.

Da allora la Ragne Rover è diventata un’icona e la regina di questo tipo di auto!

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Renzo Raimondi
Renzo Raimondi - Padre di famiglia fiero, grande appassionato di motori e auto storiche.

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