Modena Cento Ore 2017: ennesima conferma di un gande evento!

Modena Cento Ore 2017: ennesima conferma di un gande evento!

 

Domenica, è il giorno dei saluti, il giorno in cui i piloti della Modena Cento Ore tornano alla realtà ed alla vita di tutti i giorni.

Con loro restano i ricordi di cinque giorni trascorsi in un sogno fatto di automobili da corsa, paesaggi meravigliosi, circuiti, arte, prove speciali e buona cucina.

Soprattutto però porteranno con sé il piacere di aver vissuto giorni di grandi emozioni con amici vecchi e nuovi.

Parlando con i concorrenti durante la cena conclusiva tenutasi alla Galleria Estense di Modena, è incredibile sentire come, per tutti, la caratteristica più apprezzata della Modena Cento Ore sia stata proprio l’atmosfera di amicizia e fair play tra gli equipaggi, nonostante l’agguerrita rivalità sportiva, in pista e nelle prove speciali, sempre tirata e fatta di duelli anche accesi.

 

Il Podio

Che la sfida sia stata impegnativa fino all’ultimo metro lo dimostrano le classifiche di fine gara.

François e Jacques Entremont, equipaggio n. 41, vincono la sezione Competition G/H/I, per le auto costruite dopo il 1965, con un vantaggio di soli 2 secondi sul secondo classificato, a sua volta con una manciata di secondi di vantaggio sul terzo. Due secondi su quasi due ore complessive e 180km di piste e prove speciali!

E’ il podio combattutissimo che ha visto due 308 Gruppo 4 Michelotto e un 365 Daytona Competizione affermare il marchio Ferrari in questo anno così importante per il Cavallino Rampante.

Combattutissimo anche i podio della sezione Velocità per le auto fino al 1965, con Philip Walker e Howard Redhouse che a bordo della loro Jaguar E-Type n. 1 hanno la meglio sulla Cobra 289 di Mark Freeman e Mike Ellis per una ventina di secondi, portando a casa la vittoria per il 4° anno consecutivo.

La vittoria nella classifica compensata va ai tedeschi Albert Otten e Kai Billesfeld sulla loro splendida BMW 328 del 1939, in gara con il numero 40.

Infine nella sezione regolarità si è riaccesa la sfida tra gli equipaggi belgi, che si scambiano le prime due posizioni del podio rispetto allo scorso anno, con l’equipaggio 80 Philip Vlieghe e Filip Deplancke che con la loro Cobra agguantano la prima posizione con solo 22 penalità sugli amici-rivali.

Ancora una splendida Cobra 289 sul podio della classifica femminile della regolarità, condotta dall’equipaggio 79 Roahmy Marchoir-Heras e Ingrid Peeters.

La coppa delle dame della sezione velocità va invece alle bravissime Daniela Ellerbrock e Jackie Rohwer sulla loro Alfa Romeo GTA n. 23.

Nella classifica per scuderie, trionfano nella velocità gli svizzeri della Scuderia Volante, mentre nella regolarità il podio è tedesco, con la Scuderia Carolus Magnus.

Ai vincitori dunque le nostre congratulazioni e a tutti gli altri un immenso ringraziamento per aver combattuto fino all’ultimo senza aver perso mai, neppure nei momenti difficili, il sorriso.

Agli amici che non sono riusciti ad arrivare a Modena, perché la Cento Ore è una gara molto impegnativa per le auto, un grande abbraccio e la speranza che il prossimo anno possano raggiungere il palco di arrivo che gli è sfuggito nell’edizione 2017.

La Modena Cento Ore 2017

Dall’Adriatico al Tirreno per concludersi come da tradizione in Piazza Grande a Modena, questa la diciassettesima edizione della Modena Cento ore 2017 che si è disputata dal 6 all’11 giugno con la partecipazione di 101 equipaggi provenienti da 21 nazioni, in rappresentanza di 19 case automobilistiche diverse.

Quest’anno la gara, davvero impegnativa, si è disputata su 11 prove speciali su strade chiuse al traffico e 3 gare in pista, con partenza in griglia, nei famosi autodromi di Misano, Magione e Mugello.

Prove intense, collegate tra loro da circa 1.300 km di trasferimenti sulle suggestive strade di Toscana ed Emilia-Romagna, con inizio a Rimini e fine a Modena, facendo tappa a Firenze e a Forte dei Marmi.

Un viaggio faticoso per queste vetture da corsa, ma facilitato e reso sicuro dalla scorta della Polizia Stradale, il cui lavoro prezioso e infaticabile è stato riconosciuto da una standing ovation dei partecipanti durante la serata conclusiva.

Le griglie della Modena Cento Ore sono sempre affollate di auto particolarmente importanti e preziose, come un raro esemplare di E-Type lightweight, una 250 GT Boano, una Maserati 250S, un originalissimo 308 Gr. 4 con una storia sportiva eccezionale, una Renault Alpine ex-Rally di Montecarlo, una Tojeiro Bristol Barchetta, una Alfa Romeo 8C Monza, per non contare il numero impressionante di Ferrari 250 SWB e 275, e le tante Porsche 911 Carrera RSR. E come non citare le biposto corsa, quasi impossibili da vedere sulle nostre strade: Porsche 906, Lola T70, due Ford GT40…

Quest’anno però non possiamo esimerci dal dedicare uno speciale ringraziamento a Lord Irvine Laidlaw of Rothiemay per aver partecipato, con il copilota Anthony Davies, alla Modena Cento Ore a bordo della sua Ferrari 250 GTO, certamente l’auto d’epoca più iconica in assoluto.

Tutti noi dobbiamo loro un grande grazie anche per la disponibilità con cui si sono prestati alle decine di migliaia di selfie che tutti, partecipanti e pubblico, hanno chiesto di fare, sfruttando l’occasione più unica che rara di vedere una GTO su strada.

In tanti si sono fotografati vicino alla targa della macchina: può sembrare ridicolo detta così, ma vedere una targa “6 GTO” non capita tutti i giorni…

Non abbiamo voluto annunciarlo prima perché la privacy dei nostri ospiti è sacra, ma la Modena Cento Ore ci ha dato l’opportunità di trascorrere con piacere questi giorni in compagnia di alcuni amici che hanno segnato la storia recente in campo artistico o sportivo come il cantante Simon Le Bon ed il calciatore tedesco, Campione del Mondo nel 1974, Rainer Bonhof.

I numeri della Modena Cento Ore, sono anche quest’anno da record:

101 le vetture iscritte, selezionate tra le oltre 150 domande di partecipazione

19 le Nazioni rappresentate dai 202 partecipanti provenienti da tutto il mondo: Inghilterra, Francia, Germania, Svizzera e altri Paesi dell’Europa, ma anche Stati Uniti, Messico, Brasile, Hong Kong…

19 le case automobilistiche presenti, con una rappresentanza equilibrata di Italiane (Ferrari e Alfa Romeo), Inglesi (Jaguar, Lotus, Lola), Tedesche (Porsche, Mercedes-Benz e BMW), e Americane (AC Shelby Cobra e Chevrolet)

11 prove speciali su strada chiusa, 3 gare in circuito, 4 città arrivo di tappa, 1.300 km di gara in 4 giorni di guida.

Oltre 600 persone coinvolte a vario titolo nell’evento tra organizzazione, staff, ufficiali di gara, cronometristi, fotografi.

Riconfermata l’ormai tradizionale collaborazione con il Panathlon Club di Modena: la Scuderia Tricolore sostiene, come ogni anno, progetti per lo sport dedicati a ragazzi disabili.

Confermata anche l’attenzione all’ambiente da parte dell’organizzazione che continua ad applicare il protocollo CarbonZero e compenserà completamente le emissioni residue di CO2 mediante piantumazione di nuovi alberi nell’Appennino Tosco-Emiliano: la Modena Cento Ore è l’unico evento del settore a ‘emissioni zero’.

Un grazie di cuore da parte dell’organizzazione a tutti coloro che hanno reso possibile il successo dell’evento: in primo luogo ai partecipanti, che con il loro entusiasmo hanno reso unica l’edizione 2017 della Modena Cento Ore.

E poi, un grazie alle Amministrazioni dei Comuni, delle Province e delle Regioni attraversate, all’Automobile Club d’Italia, ai tantissimi Ufficiali di Gara, agli uomini della Polizia Stradale, a tutti i collaboratori e ai volontari senza il cui supporto, tutto questo non sarebbe stato possibile.

Il successo della Modena Cento Ore è possibile anche grazie al coinvolgimento di partner d’eccellenza come RM-Sotheby’s, casa d’asta leader mondiale nel settore da anni a fianco dell’evento e Cuervo y Sobrinos che ha segnato il tempo della gara.

Grazie anche a Tenuta Setteponti che, lontano dai momenti di guida, ha accompagnato i gli ottimi menu delle serate con i suoi eccellenti vini.

L’edizione 2018 della Modena Cento Ore sarà annunciata come di consueto a Settembre, ma l’appuntamento sarà come sempre all’inizio di Giugno.

 

Il percorso e le tappe: il resoconto giorno per giorno

 

Day 0, martedì 6 Giugno

La Dolce Vita rivista in tema automobilistico

Quando Federico Fellini negli anni sessanta teneva Rimini sveglia con le notti della dolce vita, mai e poi mai avrebbe immaginato che a qualche decennio di distanza la Modena Cento Ore avrebbe tenuto svegli i cittadini di Rimini con il rombo dei suoi motori.

E’ stato proprio il parco intitolato al famoso regista a fare da epicentro per la concentrazione e le verifiche tecniche dei 101 equipaggi provenienti da 21 Nazioni.

Mentre i commissari svolgevano il loro lavoro di verifica, è stato un piacere vedere come vari equipaggi si siano ritrovati con entusiasmo al via della manifestazione, portando con loro dei nuovi amici che si sono subito inseriti nel gruppo.

In attesa della partenza, quando i numeri li scandisce il cronometro, abbiamo dato una prima occhiata alle cifre di questa edizione 2017 della Modena Cento Ore: 20 gli ufficiali di gara impegnati a verificare le auto, 63 gli equipaggi al via della gara di velocità e 38 quelli che partecipano nella gara di regolarità. 2 le auto anteguerra, 23 le Ferrari ed altrettante le Porsche, inseguite da 16 Jaguar e 9 Alfa Romeo. 161 uomini e ben 41 le donne al via, a dimostrazione che le auto d’epoca, in ogni loro forma sono apprezzate da tutti. Nel programma di Martedì anche il briefing piloti, che ha indicato le caratteristiche più salienti della competizione, ha illustrato il road book e ha dato il primo via ufficiale alla manifestazione al suono dell’inno di Mameli. Dopo l’aperitivo in spiaggia e la cena nel Grand Hotel preferito da Fellini, la buona notte e l’arrivederci a Mercoledì mattina, con il trasferimento verso l’autodromo di Misano e le gare in pista.

 

Day 1, Mercoledì 7 Giugno

Misano, San Marino e Firenze.

Parte la prima tappa della Modena Cento Ore 2017, unico evento Italiano che per il 2016 può vantare la nomination agli International Historic Motoring Awards, gli ‘Oscar’ del motorismo storico.
E’ il Misano World Circuit Marco Simoncelli ad aprire la competizione della prima giornata. Le vetture della sezione velocità, schierate sulla griglia di partenza, accendono i motori. Scattano i semafori e la Cento Ore ha inizio. Le 10 curve a destra e 5 a sinistra distribuite in poco più di 4000 metri impegnano i concorrenti fino all’ultimo secondo…. è gara, è la Modena Cento Ore.

Si riparte dall’ Autodromo per il controllo Timbro nel cuore di San Marino, che accoglie gli equipaggi con scorci da cartolina durante il passaggio sulle antiche mura.
Si raggiunge quindi lo start della prima prova speciale del mattino, la storica Cronoscalata dello Spino: sfidante, impegnativa e molto guidata, tecnicamente studiata per esaltare le capacità di piloti esperti, che si ingaggiano sulle strade dell’Appennino Tosco-Emiliano.

Il pranzo si svolge nella suggestiva cornice del Santuario di Chiusi della Verna, un antico convento francescano. Il via della seconda prova speciale, che porterà gli equipaggi a Firenze, è quella di Croce ai Mori.

Con l’arrivo a Firenze, le auto vengono schierate in Piazza Ognissanti e sul Lungarno, per il meritato bagno di folla.

La giornata si conclude con la cena di gala in uno dei luoghi simbolo della città: Piazza della Signoria che accoglie i partecipanti e li ospita nella Sala dei Cinquecento, cuore di Palazzo Vecchio.
La giornata di domani sarà ricca di adrenalina con la prova della Panca, la corsa sull’Autodromo di Magione, i passaggi a Cortona ed Arezzo e la prova di Vallombrosa.

 

Day 2, Giovedì 8 Giugno.

Firenze, Magione, Arezzo e Cortona Firenze, la città simbolo del rinascimento, ha accolto con estrema passione i partecipanti alla Modena Cento Ore.

Gli stessi piloti, stanchi dalla lunga giornata al volante, hanno provato una profonda emozione rendendosi conto di come la città li accogliesse con entusiasmo e, come i palazzi seicenteschi sulla riva dell’Arco ben si sposassero con l’avanzata tecnologia delle macchine da corsa.

La cena di gala, organizzata nella meravigliosa Sala dei Cinquecento di Palazzo Vecchio, ha permesso di ammirare gli affreschi realizzati da un lato da Leonardo da Vinci e dall’altro lato da Michelangelo Buonarroti.

Come il collezionista Fred Simeone proclama all’ingresso del suo museo di Philadelphia “La competizione migliora la specie”, ci siamo sentiti molto accomunati ai due artisti simbolo del rinascimento italiano portando vicino a loro la prova del miglioramento tecnico legato alle auto da corsa degli anni dell’automobilismo “ruggente”.

Come da tradizione della Modena Cento Ore, abbiamo dovuto salutare qualche macchina che si è fermata a causa degli strapazzi del giorno precedente. Sebbene lo stress della competizione abbia un impatto sulle anziane meccaniche, abbiamo constatato con estremo piacere come il fair play e lo spirito di gentlemen drivers dei partecipanti restino sempre presenti, anche nei momenti di scoramento e difficoltà.

Dopo la famosa speciale della Panca, uno dei punti tradizionali della Modena Cento Ore per la sua bellezza e difficoltà tecnica, il breve trasferimento in autostrada ha permesso a uomini e mezzi di tirare il fiato prima dell’impegnativa gara nell’autodromo di Magione.

Il sorriso dei partecipanti alla fine della seconda prova in pista è per tutti la migliore ricompensa.

Il pomeriggio ha visto la carovana attraversare alcuni tra i punti più caratteristici di Umbria e Toscana, permettendo anche ai copiloti di distrarsi ammirando il panorama, in particolare durante l’attraversamento di Arezzo e della città simbolo del “Under the Tuscany sun”: Cortona.

Le prove di Lisciano Niccone e di Vallombrosa chiudono la giornata in attesa della seconda serata a Firenze che ci permette di ammirare le macchine partecipanti a riposo sul Lungarno sotto la luna piena.

 

Day 3: Venerdì 9 Giugno

Mugello, Passo dello Spino, Forte dei Marmi. Ci vuole una vena di follia.

In effetti, circondati come siamo dal bello delle città che attraversiamo e dalle macchine attorno a noi, tendiamo a dimenticare la straordinarietà di quello che la Modena Cento Ore permette di vivere ai suoi partecipanti.

Ce ne siamo resi conto nel corso della nostra seconda serata trascorsa a Firenze quando ci siamo trovati ad osservare le espressioni sgomente delle persone che si fermavano ad osservare il convoglio passare. Evidente era la sorpresa quando il pubblico scopriva che quelle macchine, che stavano creando un piacevole scompiglio nelle strade del centro storico, erano le stesse che fino a poche ore prima si erano sfidate in pista, luogo dove sarebbero ritornate l’indomani mattina.

Abbiamo guardato, quindi, con occhi diversi le carrozzerie ricoperte di moscerini e dello sporco accumulato in gara delle vetture che percorrevano il Lungarno.

La mattina del venerdì ha visto il convoglio percorrere le strade dell’Appennino Toscano fino all’Autodromo Internazionale del Mugello, uno dei posti automobilisticamente più iconici della Modena Cento Ore.

La sfida in pista ha visto intensi e rispettosi duelli in entrambe le gare che si sono corse e la felicità di tutti i partecipanti una volta completati i giri di pista è stata contagiosa.

Un breve trasferimento in autostrada ha abbassato le temperature di uomini, motori e freni, prima dell’arrampicata verso il Ciocco dove ci siamo fermati per pranzo, in attesa di riprendere il cammino verso di Forte dei Marmi.

Prima però di raggiungere il sospirato mare e la spiaggia più bella della Versilia, la Modena Cento Ore ha imposto un ulteriore sforzo ai suoi partecipanti, con le quattro prove speciali previste nel pomeriggio.

Dopo l’intensa giornata è stato un piacere anche per i più accaniti piloti arrivare ed affidare i mezzi alle cure dei meccanici e delle assistenze, prima di prepararsi per il beach party al Bambaissa.

A notte inoltrata tutti a dormire in previsione di sabato, ultimo giorno di gara con le sue 2 prove speciali ed il passaggio sul Passo dell’Abetone.

A Modena, a partire dalle ore 16.30, la sfilata di “Modena Meeting” e delle vetture partecipanti alla Modena Cento Ore al Parco Novi Sad, cui segue la presentazione al pubblico delle vetture e la premiazione in Piazza Grande.

 

Day 4: Sabato 10 Giugno

Le Alpi Apuane, il Passo dell’Abetone e Modena.

E’ finita!

La Modena Cento Ore è arrivata a Modena.

La festa di fronte alla Ghirlandina ha coinvolto la popolazione, i concorrenti, i meccanici che ci hanno amorevolmente seguito per tutti questi quattro giorni e il team dell’organizzazione.

Il sorriso e l’espressione di soddisfazione dei piloti e dei navigatori hanno dimostrato che la formula è quella giusta.

D’altro canto la Modena Cento Ore può essere riassunta nelle parole della copilota di una Maserati Sport che, dopo averci seguito per oltre 40 km su un’impervia stradina Toscana, mentre la nostra macchina cercava di mascherare l’affanno e le temperature surriscaldate, ci ha detto: “E’ stato un piacere seguirvi, andavate al giusto ritmo: non troppo veloci, ma neanche troppo lenti.”

Dopo aver apprezzato per così tanti giorni il cameratismo, l’amicizia e lo spirito di competizione, mai offuscato da un cenno di arroganza, è giusto citare i vincitori.

Velocità: Competition, vettura numero 1, Jaguar E-Type del 1962 di Philip Nigel Walker e Howard Redhouse UK-UK, Competition GHI: vettura numero 41, Ferrari 308 GTBi Gr.4 Michelotto del 1980 di François Xavier Entremont e Jacques Entremont FR-FR, Compensata: vettura numero 40 Bmw 328 Roadster del 1939 di Albert Otten e Kai Billesfeld DE-DE.

Regolarità: vettura numero 80, AC Shelby Cobra 427 del 1965 di Philip Vlieghe e Filip Deplancke MC-BE.

Coppa delle dame velocità: vettura numero 23, Alfa Romeo Giulia GTA del 1965 di Daniela Ellerbrock e Jackie Rohwer DE-DE.

Ai vincitori, ovviamente, le nostre congratulazioni per il conseguimento di questo importante risultato, a tutti gli altri un immenso ringraziamento per aver combattuto fino all’ultimo senza aver perso mai, neppure nei momenti difficili, il sorriso.

Agli amici equipaggi che, traditi dai loro mezzi non sono riusciti ad arrivare con la loro macchina da corsa a Modena, un grande abbraccio e la speranza che il prossimo anno possano conseguire il risultato che gli è sfuggito nell’edizione 2017.

La premiazione davanti alla Ghirlandina ha consegnato bottiglie di champagne, corone di alloro e, a tutti i concorrenti giunti al traguardo la spilla Modena Cento Ore.

E ora si passa a organizzare durante la prima settimana di Giugno del 2018 la nuova edizione che rimarcherà una formula consolidata e apprezzatissima dal pubblico e dai concorrenti.

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Renzo Raimondi
Renzo Raimondi - Padre di famiglia fiero, grande appassionato di motori e auto storiche.

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