L’ultima Ferrari 250 Gt Swb all’asta a Retromobile 2016.

L’ultima Ferrari 250 Gt Swb all’asta a Retromobile 2016.

All’asta ArtCurial del prossimo 5 febbraio 2016, durante il salone parigino Retromobile 2016 dedicato alle auto classiche e storiche da collezione, inizia dal pezzo più interessante e con ben 7 mesi di anticipo.

La casa d’aste, in quell’occasione metterà all’incanto l’ultimo esemplare della produzione della Ferrari 250 GT Competizione Passo Corto, meglio nota come SWB (“Short Wheel Base”). La vettura di Maranello, contrassegnata dal numero di telaio 4065GT, “dovrebbe” ottenere una cifra di aggiudicazione non inferiore a 9 milioni di euro.

Ferrari 250 GT Swb all'astaL’esemplare in questione, carrozzeria in acciaio, verniciato in colore blu scuro e con guida a sinistra, è stato completato nel febbraio del 1963. Fu immediatamente spedita in America alla Chinetti Motors di Greenwich, Connecticut e da qui alla Otto Zipper Motors, concessionario Ferrari di Hollywood, per andare ad appagare il desiderio ferrarista di un certo Chris Cord.

Nello stesso anno fu ceduta a Hastings Harcourt di Santa Barbara, quindi a una non meglio nota Mrs. Rogers che la tenne per oltre dieci anni. Nel 1976 passò a John Calley di Burbank (California) e da questi a Scott Borman di Beverly Hills. Negli Anni 80 è segnalata ancora in California ma a un certo punto l’SWB torna in Europa per andare ad arricchire la raccolta del collezionista Antoine Midy, ultimo proprietario di questo gioiello di Maranello.

La mitica Ferrari 250 Gt Swb, secondo me un esempio superlativo di auto dedicato alle corse ma usabile anche quotidianamente, come si faceva negli anni sessanta, fu presentata al Salone di Parigi del 1959, la 250 GT Competizione “passo corto” prendeva il nome dalla strategia di accorciamento del passo del telaio della 250 GT Coupé tradizionale (da 2.600 a 2.400 mm) per formare la scocca tipo 539. Anteriormente, in posizione anteriore-centrale, prendeva posto il classico V12 di 60° progettato da Gioacchino Colombo, con cilindrata di 2.953 cc, distribuzione monoalbero con 2 valvole per cilindro, alimentazione tramite una batteria di carburatori Weber.

Potenza di circa 280 Cv per una velocità superare a 240 km/h.

L’SWB (“Short Wheel Base”) era una GT dalla doppia natura: esclusiva vettura stradale con un elegante interno in pelle (denominata versione “Lusso“, era proposta con carrozzeria in acciaio) o caparbia auto da corsa (versione “Competizione” con carrozzeria in alluminio e, per questo, oltre 100 kg più leggera). La clientela poteva ordinarla sia con guida a sinistra, sia con guida a destra e poteva contare su un’auto estremamente veloce e performante, per altro la prima Rossa di Maranello con impianto freni a disco.

La 250 SWB fu l’antesignana della 250 GTO, le cui caratteristiche meccaniche furono testate sul telaio 2643GT, oggi noto come il prototipo della GTO.

Fortunato chi potrà permettersi, di parcheggiare in garage, una delle auto che meglio rappresentano l’essenza del Marchio Ferrari.

 

Fotografia ArtCurial.

 

Share This
Renzo Raimondi
Renzo Raimondi - Padre di famiglia fiero, grande appassionato di motori e auto storiche.

Commenta!

Leave a Comment

Loading Facebook Comments ...