La nostra nuova rubrica: Il Cremino va alle corse!

La nostra nuova rubrica: Il Cremino va alle corse!

Cari amici è con grande piacere che vi annuncio una nuova rubrica di Motori Storici che mi auguro possa piacere a voi almeno quanto piace a me.

Che siamo appassionati di auto d’epoca lo sapete, che ci piacciano anche le gare lo sapete e che il nostro impegno agonistico abbia dato vita alla Scuderia Motori Storici lo sapete… ma quello che non sapete è chi è il Cremino.

Alcuni anni fa ho partecipato con, quello che poi è diventato un caro amico: Stefano Rosso, ad alcuni raduni e poi successivamente ad alcune gare di regolarità, naturalmente con la nostra Mini.

L’amico Stefano è stato contagiato dal virus, o forse lo era già da prima, della Mini e ha deciso di acquistarne una per poter correre anche lui con noi, anzi è stato uno dei primi sostenitori della nostra Scuderia.

Trovata in pessime condizioni una Innocenti Mini Cooper 1300 di color marrone e con tettino beige, ha iniziato un lungo e laborioso restauro con caparbietà e testardaggine.

Noi di Motori Storici abbiamo adottato fin da subito la piccola Mini e complice una di quelle sere che finiscono sempre tardi e con parecchio grado alcolico ecco l’idea… “perché Stefano non ci racconti il tuo modo di viver le corse da dentro l’abitacolo?????”.

Il nostro amico ha accettato immediatamente e di buon grado ha iniziato subito a festeggiare… evvai di Prosecco!!! Ora non rimaneva che dare un nome alla nostra nuova avventura letteraria…

Il Cremino va alle Corse che è piaciuto sin da subito in onore dei colori della Mini ed anche per la passione che ci lega ai famosi cioccolatini torinesi… ne mangiamo tanti quanti una Mini perde olio.

Che altro aggiungere… spero vi piaccia come è piaciuta a noi e… buona lettura!

 

 

Le gare di regolarità viste dall’abitacolo…da un piccolo abitacolo.

di Stefano Rosso

Una giornata alquanto strana, cominciata nel peggiore dei modi, rimanendo a piedi sotto il diluvio in autostrada. I nostri compagni di avventura poco potevano fare se non salutarci e avviarsi verso le verifiche.

Grazie Matteo, fido navigatore per questa prima gara con il Cremino, siamo riusciti a mantenere la calma e sistemare il tutto con una soluzione che solo chi ha visto MacGyver potrebbe capire.Mac Gyver

Arrivati a Montecchio i tergicristalli davano i primi segni di cedimento costringendoci ad usare la vecchia tecnica dello spaghetto attaccato alla spazzola.

Iniziamo la gara, con la speranza che la riparazione fatta a bordo strada tenga fino alla fine, convincendoci a vicenda che la macchina andrà bene (“Si si ea va ben, dai che a va”).

Affrontiamo il primo CO in maniera rilassata spingendo il milletrè senza paura fin dal primo pressostato. Gli spettatori a bordo strada sorridevano, le gomme un po’ meno. Chiudiamo il settore con 104 punti su sette prove. Cremino Start

Consumato il pranzo (o antipasto, non si è capito bene) nella bellissima cornice del Castello di Giulietta e Romeo di Montecchio Maggiore, saliamo a bordo del Cremino nel tentativo di asciugarci e toglierci il giubbotto fradicio, sbattendo ripetutamente la mano sulla carrozzeria e la testa sul vetro (“Ea prossima volta me compro un Daily”).

Secondo settore, stesso giro del precedente ma con meno pioggia. Nonostante il meteo a favore e la maggior dimestichezza sui tubi eguagliamo la prestazione con 121 punti su 8 prove. Proprio a qualche metro dall’ultima prova ci abbandonano definitivamente i tergicristalli, lasciandoci affrontare il pressostato con non poche difficoltà. Temiamo il disastro e percorriamo le ultime note prima del traguardo con il braccio fuori dal finestrino ad asciugare il vetro (fortunatamente piccolo).

All’arrivo troviamo nuovamente i nostri compagni di viaggio intenti a bere del brulè caldo e a scherzare attorno al tavolo, proprio il genere di cose che ti fa sentire a casa anche se bagnato, stanco e a 100 chilometri dal letto.

Vedete, il post gara di una regolarità è solitamente più avvincente delle altre manifestazioni sportive in quanto i risultati delle prove sono mandati quasi in tempo reale alla Direzione Gara ma devono essere elaborati, controllati e caricati sul sito della FICR o chi per essi. Durante la loro pubblicazione, gli equipaggi esultano, piangono, si arrabbiano col compagno d’abitacolo o spesso con il telefono (“Nol ciapa un casso, eo buto via sto coso”) nel vedere i risultati, ma è solo alla pubblicazione dell’ultima prova che si dà il via alla danza della verifica tempi e dei ricorsi che peggio delle famosa battuta di Alessandro Borghese possono “confermare o ribaltare completamente il risultato!”

Ed è proprio così che le nostre speranze di un terzo di classe sono sfumate, consolandoci della ottima decima posizione assoluta su 41 equipaggi all’arrivo e soli 17 punti di distacco dal terzo di classe.Quarto Posto regolarità

La classifica per il cronometraggio manuale ci premia con un quarto posto, confermando l’ottimo funzionamento del cronometro autocostruito (e del pollice fornito da Madre Natura). 

Poco importa, quel che per noi conta è l’essere arrivati alla fine della gara, aver condiviso questa esperienza con la Scuderia Motori Storici e aver partecipato alla prima ufficiale Regolarità sulla Mini, dopo più di due anni dall’acquisto.

Del rientro…beh…lasciamo perdere. Diciamo solo che i fendinebbia gialli e l’auto di Toni ci hanno guidato fino a casa, dove una pizza e una doccia calda hanno concluso questa giornata fatta di amicizia, benzina, pioggia (tanta pioggia) e divertimento.

Alla prossima gara, sperando che non si rompa altro.

 

Testo di Stefano Rosso, che ringrazio!

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Renzo Raimondi
Renzo Raimondi - Padre di famiglia fiero, grande appassionato di motori e auto storiche.

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