Continua la favola della Caprino-Spiazzi. Successo per la quarta edizione della Rievocazione Storica.
Vetture di gran classe e importante risposta del pubblico, in una Caprino Veronese che ha respirato nuovamente la passione e la festa dei motori. Tanti i premi che la giuria ha voluto tributare.
Una giornata di sport e spettacolo. Questo doveva essere e questo è stata la Rievocazione Storica Caprino-Spiazzi, quarta edizione, andata in scenda domenica 9 giugno a Caprino Veronese e lungo i 9.300 metri che caratterizzano la leggendaria ascesa verso Spiazzi.
L’evento non competitivo organizzato dall’Automobile Club Verona in collaborazione con il Comune di Caprino Veronese, Comune di Ferrara di Monte Baldo, Unione Montana del Baldo-Garda, A.C. Verona Historic, il supporto tecnico di ACI Verona Sport, il patrocinio di ACI Storico e il sostegno di Mondini Cavi, ATV, Ma-Pa, Concessionaria Fratelli Girelli, ISAP Packaging ed NP Petroli non ha tradito le aspettative.
A partecipare alla Rievocazione oltre 100 vetture costruite tra il 1919 e il 1994 sia stradali che da competizione, su un tracciato che pur chiuso al traffico non prevedeva alcun tipo di rilevamento cronometrato. A partecipare come apripista anche il Presidente dell’Automobile Club Adriano Baso: «Ho partecipato a tante edizioni competitive della Caprino-Spiazzi» ha detto, «ma l’affetto e la passione che caratterizzano questo evento sono da sempre un valore aggiunto della manifestazione.
Come ho avuto modo di ricordare in questi giorni, stiamo lavorando da mesi in stretta sinergia con tutti gli Enti coinvolti per poter riportare in vita la manifestazione di velocità. Non posso sbilanciarmi circa le tempistiche, ma noi continuiamo a crederci e promuoveremo ancora l’eccellenza della Caprino-Spiazzi».
Non essendoci gara di velocità, le vetture sono state premiate in base al giudizio critico di una giuria d’onore composta dagli esperti d’auto e auto d’epoca Luca Cattilino, Alberto Zanchi e Giuseppe Agostini, che hanno selezionato gli esemplari più rappresentativi in base a specifiche categorie previste dal regolamento della Rievocazione.
Nella categoria Turismo premio alla BMW M3 di Giorgio Zonta e Fabio Avesani (Scaligera Rallye) per il passato sportivo della vettura con più di 100 gare all’attivo. Nella categoria Gran Turismo selezionata la Renault Alpine A110 1600 di Bruno Vicino (Team Italia) anche in questo caso un esemplare con passato storico. Fra le Alfa Romeo GT Bertone riconoscimento a Umberto Valbusa e Alessandro Fontanesi e la loro Alfa Romeo Giulia GT Gr. 5, mentre la Fiat 126 Gr. 5 (Team Mille Miglia) di Roberto Garbelli, altro pezzo con pedigree dell’epoca, ha conquistato il trofeo bicilindriche. Fra le Lancia Deltapremio all’esemplare 16V stradale di Ubaldo Tronconi (Sport Car Club) maniacalmente conservato.
Nella seguitissima categoria monoposto, la Cooper Bristol T20 di Davide Fiorio (Benaco Autoclassiche) ha meritato sicuri applausi come esemplare a motore anteriore, mentre tra le motore posteriore premio alla Brabham BT30 di Giorgio Marchi (Benaco Autoclassiche). Tra le Sport Prototipo, presenti quest’anno in grande numero, riconoscimento alla Lotus Eleven Le Mans di Stefano Gatti e Paolo Piacentini che vanta un passato di corse negli USA.
Diversi i riconoscimenti speciali. Luigi Moreschi, che ha partecipato con una Pontiac Firebird 460 CI (Tazio Nuvolari Italia) è stato premiato per la carriera sia come pilota che come preparatore; Giacomo Trambaiolo, navigato da Sabrina Tumolo con la Renault Clio Williams Gr. N della Company Rally Team ha ricevuto un premio come concorrente più giovane per la prima volta al volante di un’auto da corsa; Diego e Fabio Cogni hanno portato a casa un riconoscimento speciale per aver portato a caprino l’Opel Ascona 400 che fu di Giuliano Scandola, papà di Umberto e Riccardo.
Menzione speciale per Mario Cavagnero, mitico meccanico nonché braccio destro di Conrero dal 1968 al 1984 oggi titolare della Italtecnica, azienda specializzata nello sviluppo motoristico. Cavagnero ha partecipato con una rara e spettacolare Opel GT Gruppo 4 assieme al figlio Carlo. Immancabile premio alla più ammirata, la Abarth Sport 2000SP di Paolo ed Edoardo Galiotto (Benaco Autoclassiche) e alla rarissima Osella PA9 Carma di Giovanni Ambroso (Team Italia). Riconoscimenti speciali per Bruno Jarach (D Race) per la grande disponibilità di portare a Caprino delle vetture strepitose come la sua Lamborghini Huracàn GT3 che hanno garantito un grande colpo d’occhio in Piazza Stringa.
A chiudere la lista dei premi speciali anche Daniela Ronconi, moglie del campione locale Federico Liber, che ha salito la Caprino-Spiazzi come vettura di servizio; Stefano Fusilli per il messaggio di sport che ha portato alla manifestazione affrontando l’evento con la sua Opel Astra GSI nonostante la sua disabilità e Marcus Maier, pilota proveniente da più lontano con la sua Alfa Romeo GT 1300.
«Ringrazio l’amministrazione comunale di Caprino Veronese, Ferrara di Monte Baldo e l’Unione Montana del Baldo-Garda» ha aggiunto il Direttore dell’Automobile Club Verona Riccardo Cuomo «per il sostegno che ci hanno garantito anche in questa occasione, oltre a tutti gli sponsors i partner e lo staff tecnico al lavoro coordinato da ACI Verona Sport. La Caprino-Spiazzi ha confermato il grande affetto che suscita negli appassionati e nel territorio, un aspetto del quale andiamo molto fieri e che dobbiamo tutelare anche per gli anni a venire. Il futuro di questo evento potrebbe essere presto ad un bivio, ma ne parleremo non appena avremo delle certezze».
Insomma anche in questa edizione rimaneggiata la Caprino Veronese si conferma un grande evento molto atteso dagli appassionati.
Per saperne di più www.caprinospiazzi.com.
Fonte AC Verona, fotografie di Time Foto che ringrazio!
Commenta!