All’asta i gioielli del Museo Bandini.

All’asta i gioielli del Museo Bandini.

I bolidi d’epoca del Museo Bandini di Forlì all’asta con Artcurial, una delle più importanti case d’asta mondiali, tornata al Salone Retromobile. Si tratta di una delle fiere più importanti a livello europeo per gli amanti dei veicoli d’epoca. Nella cornice del Porte de Versailles Exhibition Centre, sono presenti espositori di auto e moto storiche, fornitori di pezzi di ricambio e aziende legate al mondo d’epoca, tra cui le officine specializzate nei restauri.

A Retromobile 2022 ci sono auto da corsa “storiche” protagoniste di sfide memorabili e anche rarità legate a personaggi dello spettacolo come la Rolls-Royce del 1958 di Brigitte Bardot utilizzata per i suoi viaggi.

Ma la sezione più gettonata di questa asta riguarda le raccolte private, tra cui appunto l’intero museo Bandini che a Rovere custodiva i gioielli da corsa creati dal forlivese Ilario Bandini e che ora gli eredi hanno deciso di vendere. Il nipote Dino Bandini spiega la decisione ad Artcurial: «Ho voluto rendergli omaggio riunendo i suoi modelli più importanti. Volevo anche chiarire la situazione con le auto, perché sapevo che c’erano delle repliche. Ho inviato fax a tutti i professionisti di auto da collezione che sono riuscito a trovare – spiega Dino Bandini – soprattutto negli Stati Uniti».

Grazie a queste ricerche Dino Bandini è riuscito ad identificare 47 delle 75 vetture prodotte, e dall’altro a riunire una decina di Bandini all’interno della collezione di Rovere.

Queste sono le auto che vanno oggi all’asta «Ho tenuto in vita questa collezione per molto tempo, in particolare partecipando cinque volte alla Mille Miglia, ma oggi la mia età non me lo permette più e la mia famiglia mi chiede di voltare pagina».

Tra le vetture all’asta troviamo la Bandini 750 GT Veloce Zagato del 1955, la Bandini 750 Sport Internazionale Saponetta del 1957, la Bandini 750 Sport Siluro del 1953, la Bandini 750/1000 Sport Siluro del 1955/56, la monoposto Bandini Formula Junior del 1960 e l’altra monoposto Bandini 750 Formula 3’ del 1954.

Un genio autodidatta

Ilario Bandini, forlivese doc, è stato un pilota automobilistico, imprenditore e costruttore. Al termine della Seconda guerra mondiale, costruì la sua prima vettura competitiva utilizzando i pezzi di una Fiat 1100 che aveva smontato anni prima e che aveva conservato.

Bandini iniziò così nel 1946 l’attività di costruzione di macchine da corsa, da quel momento inseguì il suo sogno per il resto della vita, dimostrando estrosità e inventiva. Vero “genio” della macchina da corsa, senza laurea né diploma, fu un autodidatta puro che con tanta intelligenza, predisposizione e un’immensa volontà riuscì a imporsi a livello internazionale.

La produzione della “Bandini Automobili Forlì” fu concentrata negli anni Cinquanta e nei primi anni Sessanta: 75 auto, destinate e sviluppate esclusivamente alle competizioni. Grazie ai successi negli Stati Uniti, venne insignito della laurea “honoris causa” in Ingegneria all’Università “Pro Deo” di New York. Ilario Bandini si è spento a Forlì, il 12 aprile 1992.

 

  

Fonte Ansa

 

 

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Renzo Raimondi
Renzo Raimondi - Padre di famiglia fiero, grande appassionato di motori e auto storiche.

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