Addio all’Ing. Nicola Materazzi papà della Ferrari F40 e non solo.

Addio all’Ing. Nicola Materazzi papà della Ferrari F40 e non solo.

Si è spento oggi all’età di 83 anni l’Ingegner Materazzi. Tra le sue creazioni anche la Ferrari 288 GTO, l’F40 e la Bugatti EB110  Un’auto, da sempre e senza alcun dubbio, ci rende orgogliosi di essere italiani. Un’auto progettata e realizzata con un solo scopo; essere la migliore, per festeggiare i 40 anni del Cavallino più famoso del mondo, la Ferrari F40.

In questo agosto 2022 quasi al termine ci lascia l’uomo che la ideò e la progettò, il papà putativo, l’ingegner Nicola Materazzi, all’età di 83 anni.

Una vita per i motori, una vita per l’Italia

Nato a Caselle in Pittari, un piccolo borgo ai confini con la Calabria tirrenica, nasce il 28 gennaio del 1939. Ottiene la Maturità Classica nel 1958 a Sapri, dove inizia a progettare e costruire dei propri kart. Poco tempo dopo si trasferisce a Napoli per studiare all’Università Federico II Ingegneria Meccanica.

Il suo primo incarico lavorativo risale al 1964, quando frequenta uno stage alla Mobil nella stessa città partenopea, avendo a che fare per la prima volta con la chimica dei carburanti. Nel giugno del 1968 si trasferisce a Torino dopo aver ottenuto l’incarico di specialista di calcoli su telaio, sospensioni e sterzo. Durante questi anni aderisce al progetto della mitica Lancia Strato’s da Rally.

Negli anni ’70, prima sempre per Lancia, poi per Abarth e infine per Ferrari diviene supervisore e capo progettazione di diversi nuovi motori per alcune delle auto più famose della storia dei tre brand, tutti con una caratteristica in comune, la sovralimentazione per mezzo di turbine.

Fa il suo ingresso a Maranello nel 1979, a seguito di una chiamata diretta da parte di Enzo Ferrari, che lo conosceva di nome per il lavoro eseguito pochi anni prima proprio sulla Strato’s.

Durante questi anni l’ingegnere si concentra su un obiettivo in particolare, rendere affidabili i motori sovralimentati, allora ancora poco longevi. L’applicazione di una turbina su un motore di serie, infatti, era cosa tutt’altro che semplice e in alcuni casi richiese a Materazzi di riprogettare da zero un nuovo blocco. Fu questo il caso per esempio del motore della Ferrari 288 GTO, presentata poi al Salone di Ginevra nel 1984.

Successivamente inizia la progettazione dell’auto italiana per eccellenza, la Ferrari F40, con non poche difficoltà. Nello stesso periodo infatti Alfa Romeo si trovava nel pieno dello sviluppo della futura 164 e per il Gruppo Fiat le due presentazioni sarebbero dovute avvenire ben distanziate. Ferrari chiede quindi a Materazzi un accorciamento dei tempi di progettazione, che lo costringono a lavorare durante i weekend e le festività. A gran fatica quel 21 luglio 1987 viene presentata l’auto e il resto è storia.

Ma non solo Ferrari nella vita di questo orgoglio del nostro saper fare italiano, infatti mise mano anche alla Bugatti EB 110.

L’ingegner Materazzi lascia la Ferrari, e quindi l’allora Gruppo Fiat, alla fine del 1987 per alcune divergenze con i dirigenti dell’epoca. Successivamente entra in Cagiva dopo espressa richiesta dell’allora amministratore delegato Claudio Castiglioni e ne diventa Direttore Tecnico e Sportivo del reparto corse, fino al 1991.

Nello stesso anno viene chiamato da Romano Artioli, patron della rinata Bugatti Automobili, per prendere in mano un innovativo progetto già iniziato dall’ingegner Stanzani. Si tratta di una hypercar, forse la prima della storia moderna, con un possente motore turbocompresso e un’aerodinamica quasi unica, che sarebbe stata costruita in una fabbrica ecologica e quasi completamente illuminata dalla luce naturale, la EB110 a Campogalliano.

Materazzi risolve in primis i problemi di affidabilità del motore del progetto originale, creando addirittura una seconda versione speciale più potente e con velocità massima di 340 km/h, la SS.

Negli anni successivi l’ingegnere realizza altri progetti sportivi molto interessanti, come quello della B Engineering Edonis, fino al 2005, anno del ritiro a vita privata.

 

  

Fonte Ansa

 

Share This
Renzo Raimondi
Renzo Raimondi - Padre di famiglia fiero, grande appassionato di motori e auto storiche.

Commenta!

Leave a Comment

Loading Facebook Comments ...